Spello una città gioiello

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Situata al centro del bel paese, l’Umbria è una regione ricca di storia ,arte ,cultura e gastronomia, ne sono un esempio le sue innumerevoli cittadine che possono a tutti gli effetti considerarsi dei veri e propri gioielli.

Tra queste città spicca sicuramente Spello , comune collocato nel settore sud-orientale della provincia di Perugia, più precisamente nella valle umbra dove è possibile ammirare la catena appenninica del monte Subasio ed il confinante centro abitato di Assisi.

Fondata dall’antico popolo degli Umbri, Spello deve il suo nome ai Romani che la chiamarono Hispellum, dopo la loro conquista. Durante l’impero romano il luogo venne particolarmente apprezzato  e valorizzato tanto è vero che l’imperatore Augusto la chiamò “splendissima colonia Julia”, ma non finisce qui difatti i Romani si dedicarono con molto zelo alla protezione del loro gioiello erigendo una possente cinta muraria, ancora oggi visibile, nella quale si aprono ben tre porte: la porta urbica situata sulla via Roma, la grande porta consolare posta sulla piazza del mercato ed infine la porta Venere, dalla quale si diramano ben due torri a base decagonale denominate torri di Properzio.

Con la fine dell’impero romano Spello subì un vero e proprio declino dal momento che prima venne invasa dai barbari e poi completamente saccheggiata, questo fece si che la florida città di un tempo divenne una semplice brigata.

In età longobarda e franca Spello venne inglobata nel ducato di Spoleto per poi passare sotto il dominio del papa. La città tuttavia fiera e memore della sua indipendenza si ribellò al giogo pontificio ottenendo la propria autonomia ed il titolo di comune.

Questa situazione idilliaca ebbe vita breve poiché i Baglioni, signori di Perugia, decisero di annetterla ai propri possedimenti e ne affidarono la reggenza ad un podestà, che naturalmente era un uomo di loro fiducia.

Nel 1527 la situazione mutò ancora una volta quando Carlo V, il celebre imperatore, decise di accettare le richieste di aiuto del papa conquistando la città e riconsegnandola nelle mani del pontefice, non prima però di averla completamente saccheggiata e trucidato tutti i suoi abitanti.

Per volere dell’allora papa Paolo III le mura e le torri vennero completamente abbattuti, inoltre il pericolo rappresentato dalla famiglia Baglioni venne meno poiché la casata si estinse.

Infine nel 1772 il papa Clemente XIV distaccò da Spoleto la sede vescovile unendola a quella di Foligno.

Spello si onora di aver dato i natali ad illustri personaggi della storia quali il poeta elegiaco Sesto Aurelio Properzio, Caterina Passerini celebre poetessa del  XVIII secolo, Vitale Rossi autore di opere pedagogiche ed i due pittori Lampanelli e Dondoli.

Spello dunque è un borgo meraviglioso da visitare tutto l anno , non è un caso infatti che faccia parte dei borghi più belli d’Italia, in ogni scorcio in ogni vicolo è possibile ammirare e vivere le sue immense bellezze.

Una volta visitate le antiche mura romane vale sicuramente la pena visitare la casa romana risalente al I secolo D.C  e riscoperta nel 1885 grazie a degli scavi eseguiti sotto il Municipio.

L’iscrizione ancora ben visibile sulle mura dell’edificio lascia intendere che la dimora fosse di proprietà di Vespasia Polla, niente di meno che la madre dell’imperatore Vespasiano.

Si possono ancora ammirare la pavimentazione originaria, l’impluvium, le quattro stanze dell’atrio ed il grande ambiente dove si svolgevano le riunioni familiari.

Vale la pena anche visitare i tre edifici sacri quali la chiesa di S. Maria Maggiore, dove al suo interno vi è la cappella Baglioni e gli affreschi del Pinturicchio, che sono unanimemente considerati la sua migliore produzione, la chiesa di S. Andrea edificata nel 1258 e sede di una comunità seguace di S. Francesco ed infine la chiesa di S. Lorenzo che presenta una facciata particolarmente suggestiva con una loggia del XII secolo, rosoni del XVI secolo ed elementi decorativi risalenti addirittura al VIII secolo.

Per gli appassionati di arte è d’obbligo poi la visita al museo civico, alla pinacoteca ed alla villa Fidelia. Il museo è allestito nel palazzo dei Canonici e conserva importanti opere d’arte comprese tra il XIII-XVIII secolo quali “ La Madonna in trono con il bambino”, il grande trittico del maestro dell’assunta di Amelia, la tavola del Cristo crocefisso di Nicolò Alunno e Pietro di Mazzaforte ed infine l’urna di S. Felice.

Di notevole importanza è anche la villa Fidelia creata sulle rovine di un santuario romano, una struttura a terrazzamenti voluta dalla famiglia Urbani nel 1500.

Oltre ad ospitare ogni anno eventi culturali e concerti al suo interno è possibile ammirare una mostra dedicata ad artisti contemporanei quali Fattori e Tamburi per citarne alcuni.

Inoltre una volta giunti a Spello non si può non assistere all’evento più importante del borgo la celebre infiorata del Corpus Domini, che si tiene tra Maggio e Giugno.

Ogni anno in vista del lieto evento le strade si trasformano in un meraviglioso e spettacolare tappeto di fiori di ben 1,5 km. Le vie del centro poi vengono decorate da quadri di arte sacra composti con petali di fiori ed è per questo motivo che Spello viene rinominata “capitale dei fiori”.

Infine per non farsi mancare proprio nulla non si possono non assaggiare le pietanze tipiche del borgo quali, gli gnocchi di patate di Colfiorito al ragù d’oca, l’insalata di ravanelli, la risina, una varietà di fagioli dall’occhio e la celeberrima cicerchia, un legume dall’origine molto antica simile d’aspetto ai ceci.

Insomma a Spello non si può non rimanere delusi, ogni ambito dal quello artistico fino a quello culinario regala emozioni e piaceri assolutamente unici ed inimitabili.