Sono stati resi noti dal Ministero della Cultura quali sono le le città candidate a capitale italiana della Cultura per il 2027. Una lista di 17 comuni che comprende due Città Identitarie: La Spezia e Morano Calabro. Le altre sono Acerra in provincia di Napoli, Aiello Calabro vicino Cosenza, Taverna in provincia di Catanzaro e Reggio Calabria. Si aggiungono al sud Italia Santa Maria Capua Vetere, Caiazzo, Sant’Andrea di Conza e Pompei per la Campania, Alberobello, Brindisi, Gallipoli per la Puglia; Aliano per la Basilicata e Mazzarino per la Sicilia; Savona per la Liguria e Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia.
Da quest’anno, grazie a un accordo tra il Segretariato Generale del MiC e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è stata approvata un’iniziativa per valorizzare le progettualità delle 10 città finaliste. Partendo da quei progetti, il percorso è strutturato per consolidare le capacità progettuali; individuare soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità; promuovere e rafforzare la nascita di reti territoriali tra enti pubblici, privati e portatori di interesse.
Morano Calabro ha presentato un progetto dal titolo “Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere. Un Viaggio tra Cultura, Scienza, Natura e Spiritualità”. Il borgo calabrese, in provincia di Cosenza, è uno scrigno di bellezze nel Parco del Pollino, con le sue Collegiate ricche d’opere d’arte egregie e le oasi naturali.
“Una cultura come il mare” è il titolo del progetto della Spezia, capoluogo ligure. Una città proiettata sul mare, tanto da essere considerata come sede ideale per l’arsenale dell’Armee de Mer da Napoleone per poi diventarlo della Regia Marina nel 1862. Ma non solo, perché la città ospita capolavori dell’architettura Novecento: a La Spezia, infatti, nasce la “seconda ondata” futurista, quella dell’Aeropittura di cui Fillia e Marinetti hanno lasciato le loro firme sui mosaici del Palazzo delle Poste.
La città vincitrice per il 2027 verrà decisa dopo le audizioni pubbliche che dovranno svolgersi entro il 12 marzo 2025, con la presentazione e l’approfondimento del dossier di candidatura alla giuria e la proclamazione della Capitale italiana della Cultura avverrà entro il 28 marzo 2025. La vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione per mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e attuare le possibilità di sviluppo offerte dalla nomina.