Spiagge made in Italy, non è vero che le concessioni sono nel Pnrr

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Concessioni ai balneari, questione spinosa all’interno dell’altrettanto spinosa riforma del catasto: quando il Governo spiega la riforma complessiva (e cioè la legge annuale sulla concorrenza), non cita il problema delle spiagge. Forse perché non ci sono proprio, nel Pnrr?

Fra le tante fake news che avvolgono il tema delle concessioni balneari, vi è quella secondo la quale queste ultime rientrerebbero tra gli obiettivi del Pnrr. Per smontare l’ennesimo tentativo di disinformazione però, basta leggere le pagine 76 e 77 del PNRR, dove si parla di “rimuovere le barriere all’entrata nei mercati”, con riferimento alle concessioni di grande derivazione idroelettrica, ovvero quello di gas naturali, quelle autostradali e quelle di vendita di energia elettrica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è infatti composto da tre tipi di riforme: quelle orizzontali, come Pubblica Amministrazione e Giustizia, quelle abilitanti, quelle settoriali e le cosiddette riforme di accompagnamento, studiate per concorrere alla buona realizzazione del Pnrr, ma non vincolanti per ottenere i fondi. Dunque, in merito al tema spinoso delle concessioni balneari, il Pnrr non cita mai il problema delle spiagge. Ci auguriamo che si faccia finalmente chiarezza sulla materia e che i balneari non siano più il capro espiatorio di tutto quello che accade nel Mondo” – Così il gruppo Spiagge Made in Italy.

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