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43 anni fa Bologna venne colpita al cuore: alle 10:25 un attentato dinamitardo provocò una terribile strage, 85 vittime e più di 200 feriti. Come ha affermato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in occasione della commemorazione della strage – anche alla luce della sua esperienza alla prefettura di Bologna, “i processi giudiziari sono giunti fino alle condanne degli esecutori, le sentenze hanno anche individuato complicità ma restano ancora zone d’ombra“.
Federico Mollicone, fondatore dell’Intergruppo parlamentare “La Verità oltre il segreto”, già il 6 agosto 2019 sosteneva l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, dopo le rivelazioni sui legami del terrorismo interno e internazionale con le stragi che hanno insanguinano l’Italia durante la Guerra Fredda e sulle attività di servizi segreti nazionali e stranieri (“Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle connessioni del terrorismo interno e internazionale con la strage di Bologna del 2 agosto 1980 e sulle attività svolte da servizi segreti nazionali e stranieri a tale riguardo“), richiesta di nuovo sottoscritta in questi giorni da diversi deputati di maggioranza fra cui, oltre a Mollicone, Rita Dalla Chiesa.
E il 13 febbraio 2020, ospite di byoblu, Edoardo Sylos Labini a 40 anni esatti dalla consumazione di una delle stragi più efferate della storia italiana, sostenne questa esigenza di verità:
Dicevamo allora che per illuminare i fatti della strage di Bologna varrebbe forse la pena di ripartire da quella Conferenza Intergruppo 2 agosto. La verità, oltre il segreto sulla strage di Bologna promossa a suo tempo dai deputati Federico Mollicone e Paola Frassinetti.
Una lunga catena di ipotetiche (sottolineiamo: ipotetiche) responsabilità che partono dallo “sfregio” italiano al famoso lodo Moro e passano attraverso il coinvolgimento del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (l’arresto a Bologna il 13 novembre 1979 di Abu Saleh, residente a Bologna ed esponente del Fplp, ritenuto committente del trasporto dei missili Strela sequestrati dai Carabinieri a Ortona: un fatto che, come ha recentemente rivelato Carlo Giovanardi, è strettamente connesso anche con la strage di Ustica del 27 giugno 1980, per cui a far esplodere in volo il DC9 Itavia sarebbe stata una bomba collocata nella toilette del velivolo), sostenuto dall’oltranzismo antiatlantico della sinistra insurrezionale internazionale per arrivare alla stagione delle bombe del biennio 1992/1993 coincidente con l’inizio della stagione di Mani Pulite, forse una “punizione” a danno dell’Italia per la sua politica estera da parte americana.
Labini citava in proposito l’intervista a Stefania Craxi pubblicata sul numero di febbraio 2021 di CulturaIdentità .
Pensiamo che varrebbe la pena ripartire anche da piste, come quella palestinese, che secondo noi non sono ancora state percorse fino in fondo, come a suo tempo disse Federico Mollicone: “Tra il 1953 e il 1989, nel periodo storico definito guerra fredda, l’Italia è stata terreno di scontro tra le grandi potenze mondiali interessate al ruolo strategico della nostra nazione e alle sue peculiarità sociali“…
Federico Mollicone in questi giorni ha fatto un’interpellanza al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Interno e della Giustizia chiedendo di rivelare i documenti su Abu Saleh.
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