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Qui sistampò la Divina Commedia e nacque un sistema d’ingegneria “firmato” Cavour
Daniele Pane è Sindaco di Trino, dove dal 21 al 23 luglio lo splendido Palazzo Paleologo ospiterà l’VIII edizione del Festival di CulturaIdentità. Daniele Pane è stato appena riconfermato nelle recenti elezioni di maggio 2023 e, come ci racconta nell’intervista, il buon metodo di lavoro, basato su una forte vicinanza con la popolazione, ha premiato. Il futuro della città prospetta interessanti sviluppi, soprattutto a partire dal turismo, con progetti come il Museo Virtuale e la presenza del Comune nel percorso turistico-culturale dei Comuni Cavouriani. Del resto, Trino ha dato i natali al primo stampatore della Commedia dantesca e ha visto nascere con Cavour un moderno sistema di coltivazione irrigazione dei canali. Tante le virtù, al punto da offrire un’offerta culturale che va dalla Storia nazionale a quella locale, dalla tradizione all’innovazione tecnologica.
Signor Sindaco, quali sono i tre simboli identitari della Sua cittadina?
Trino oggi è in provincia di Vercelli, ma storicamente è sempre stata parte del Monferrato, ne vediamo le tracce tra Palazzo Paleologo, antica residenza dei Marchesi, l’Abbazia di Lucedio e il Bosco della Partecipanza, ultimi seicento ettari di prezioso bosco planeziale del basso Vercellese. E poi certo siamo terre di acqua e di risaie come altre, ma qui è stato inventato il moderno sistema di coltivazione e irrigazione con i canali, nato grazie a Cavour che trasformò la sua amatissima grangia nel Borgo di Leri in un’azienda agricola all’avanguardia. E poi c’è la Trino delle tipografie e di Gabriele Giolito De’ Ferrari, il primo a pubblicare la Commedia dantesca con titolo «Divina».
E i risultati di cui è fiera la Sua amministrazione?
Sicuramente come abbiamo affrontato il periodo Covid, nella gestione della pandemia e poi della campagna vaccinale. A Trino, infatti, abbiamo organizzato il primo hub pubblico in capo a un comune e non a una ASL. E poi il rapporto di vicinanza creato con la popolazione, con la volontà di risolvere problemi radicati e di cambiare un modo inadeguato di amministrare la cosa pubblica. Abbiamo ottenuto grandi risultati con un nuovo metodo di lavoro e i cittadini ci hanno premiato nelle recenti elezioni. Vogliamo proseguire con lo stesso spirito.
In questa estate a che cosa punta Trino per il turismo?
In questi ultimi anni c’è stato un cambio generazionale con tanti nuovi sindaci giovani che non avevano mai fatto politica: con loro abbiamo trovato una nuova modalità, più sinergica sul territorio. Il turismo finora non era mai stato visto come una leva di sviluppo, ma le potenzialità ci sono. Stiamo lavorando con gli altri comuni, anche del Monferrato, pur sapendo che per ora i flussi sono legati agli eventi, quali il Festival delle Città Identitarie. Altri casi virtuosi sono il progetto di inserire Trino nel percorso turistico-culturale dei Comuni Cavouriani, con un pacchetto turistico che va dalla storia d’Italia alle tradizioni locali, o il Museo Virtuale, che innesta l’innovazione sulle risorse museali esistenti. Il percorso è lungo, ma ci appassiona molto.