Da giovedì ho iniziato una nuova avventura nel programma di approfondimento di Rai2 condotto da Francesca Parisella: Anni20. Una piccola rubrica dove ogni settimana spedisco all’Inferno, in Purgatorio ed in Paradiso personaggi pubblici, politici, intellettuali moralisti. Una Commedia Divina, ironica e tagliente per raccontare questo strano momento di sospensione di ogni cosa, soprattutto della nostra libertà. Un po’ di satira “politicamente scorretta” per bilanciare il predominio del pensiero unico che occupa da troppi anni il servizio pubblico.
Da artista, nei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, non potevo che cominciare col mandare all’Inferno il ministro Franceschini. Nel girone degli Ignavi. Per aver lasciato chiusi, nell’indifferenza, da più di un anno, cinema, teatri e musei. Il contagio della cultura non uccide, anzi, rinforza l’animo di una nazione stordita, confusa, rinchiusa in casa. Il ministro in questo mi è sembrato sempre più interessato alla sua poltrona che a quelle vuote delle sale. In Purgatorio ho messo Luca Palamara. Quando ha toccato il cielo, il Sistema ha deciso che doveva andare all’Inferno. Ma l’ex presidente dell’Anm ha avuto il coraggio di scoperchiare il vaso di Pandora della Giustizia, raccontando, nel libro di Alessandro Sallusti, gli intrecci pericolosi dell’Italia dei furbi e dei corrotti. Ora è in attesa di giudizio, in bilico sulla bilancia della Dea Bendata. E chissà se altre scottanti confessioni non gli faranno conquistare quel cielo che pensava di aver sfiorato con un dito. Intanto un posto tra gli angeli nella mia personale Commedia Divina lo conquista un simbolo della necessità di libertà degli italiani costretti agli arresti domiciliari che veniva portato via di peso dall’Aula della Camera per aver giustamente gridato contro la scandalosa gestione della pandemia da parte del Governo Conte. Tra capre al pascolo, tutte quante in fila, virologi e ministri infernali, tanto solitario coraggio è valso a Vittorione Sgarbi il Paradiso. Libertà va cercando, ch’è sì cara. Voi chi mandereste all’Inferno, in Purgatorio e in Paradiso? Lo so che la lista è lunga e che la rabbia è tanta, ma con un po’ di satira si può denunciare il malcostume di certa politica e nello stesso tempo esaltare i gesti belli della nostra Italia per esorcizzare questo diabolico momento che vogliamo superare presto. E allora per uscire con un sorriso dalla selva oscura vi aspetto giovedì prossimo con Anni20 su Rai2.