Luciano Lanna offre un nuovo, approfondito sguardo sul filosofo piemontese, figura centrale del pensiero italiano del secondo Novecento
Come scrive lo stesso Del Noce, una filosofia che non risponda agli interrogativi del proprio tempo «si annulla come tale». Questo libro propone dunque di superare le categorie limitanti – come quella di «filosofo cattolico» o «antimoderno» – che hanno confinato per anni il pensiero di Del Noce, che a 35 anni dalla scomparsa torna dunque protagonista grazie a una monografia che si propone di andare oltre le etichette: «Attraversare la modernità. Il pensiero inattuale di Augusto Del Noce» (Cantagalli, pp. 498, € 28,00). Lanna, giornalista e studioso di pensiero politico, guida il lettore attraverso un’analisi meticolosa e densa di riferimenti per tracciare i fondamenti del pensiero delnociano, in un libro che inaugura la nuova collana filosofica «Atene e Gerusalemme». A partire dalle riflessioni sul concetto di ucronia, mutuato dal filosofo francese Charles Renouvier, e che Del Noce sviluppa per criticare la storia come mero processo deterministico, l’autore rivela una prospettiva dove ogni epoca storica custodisce la possibilità di molteplici potenziali. Questo strumento, per Del Noce, rende il Novecento un percorso aperto e reversibile, in cui la storia e la politica si intrecciano con le possibilità inesplorate del pensiero.

Lanna rivela come per Del Noce ogni presente storico porti in sé una pluralità di «virtuali rimasti inespressi», vale a dire possibilità storiche mai realizzate che permette di criticare ogni concezione della modernità come processo irreversibile, in grado di dialogare con il marxismo, l’attualismo gentiliano e le derive del razionalismo contemporaneo, sostenendo la possibilità di interpretare criticamente la storia e di aprire a un presente che «semper disputandum est». Ne emerge un ritratto di Del Noce come «pensatore inattuale» per eccellenza, lontano dalle mode accademiche e, al contempo, critico profondo delle derive moderniste. Il libro si propone come una vera e propria «guida» al pensiero di Del Noce tra politica, storia e antropologia.
Lanna esamina anche la sua lettura del marxismo, visto come sistema filosofico che si è «fatto mondo» Il filosofo italiano riconosce nel marxismo un’avversità inevitabile e una chiave per comprendere il destino della modernità stessa, trattandolo come un fenomeno globale e culturale che va oltre l’analisi economica per permeare, invece, l’idea stessa del progresso. Lanna, con il suo sguardo analitico e la capacità di evitare categorie preconcette, riesce a mettere a fuoco la capacità di Del Noce di sollevare interrogativi radicali che restano centrali per il nostro presente.