Oggi purtroppo è il 25° anniversario del terremoto che colpì le regioni di Umbria e Marche, dove persero la vita 11 persone e ci furono migliaia di sfollati. Il patrimonio architettonico, artistico e culturale dell’Italia Centrale con le sue tradizioni e la sua storia, lo ricordiamo tutti, fu colpito duramente con crolli di edifici di culto e di edifici storici.
La scossa di terremoto, fece crollare tratti delle volte dipinte da Giotto e Cimabue. Di quel terremoto rimangono indelebili anche le immagini e i video di quei giorni, tutto questo ci deve far riflettere, bisogna affrontare nell’immediato un piano di prevenzione e di sicurezza degli edifici e del territorio, evitando nel futuro tragedie, sia come quelle del terremoto Umbria-Marche 2007, l’Aquila 2009, Centro Italia 2016 e anche come quelle del maltempo di pochi giorni fa’, che ha colpito duramente il territorio delle Marche.
Per la sola Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi, l’opera di ricostruzione durata meno di tre anni, svolta con la massima attenzione ed impegno, ha riportato le immagini alla loro bellezza iniziale. Oggi l’azzurro, il giallo il rosso di Giotto e Cimabue risplendono di nuovo nella Basilica.
Nel Manifesto delle Citta Identitarie, lanciato da Cultura identità, dove si vuole rilanciare il nostro Paese, rivalorizzando i nostri splendidi borghi e i nostri territori, l’attenzione dei beni culturali e delle ricostruzioni devono essere gli elementi trainanti per il rilancio delle nostre città.
Per questo, con la fresca vittoria del centro-destra e con la grande affermazione di Giorgia Meloni, sempre attenta a sostenere le popolazioni e i soccorritori in particolare i Vigili del Fuoco, c’è l’ opportunità di mettere in sicurezza il Paese evitando le ricostruzioni, con una prevenzione del territorio e delle città, la difesa del suolo e la prevenzione dei rischi per i nostri beni culturali, possono configurarsi come la più grande opera pubblica del Paese, dobbiamo puntare sugli splendidi gioielli del Paese, custodirli e tutelarli è un nostro dovere per le generazioni future.
E’ quanto dichiara Fernando Cordella, Presidente dell’Associazione Nazionale Professionisti per la Prevenzione e le Emergenze Vigili del Fuoco realtà associata a CulturaIdentità.