Simbolo di sensualità e fascino senza tempo, l’attrice Caterina Murino è indubbiamente una delle protagoniste indiscusse della 80. Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia che si sta tenendo in questi giorni al Lido e che la vede in veste di madrina. Emozionatissima, ha aperto il festival sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido durante la cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 9 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali. Un momento d’oro per l’attrice di origini sarde che è diventata famosa in tutto il mondo nel 2006 come Bond Girl al fianco di Daniel Craig in “Casinò Royale”.
Caterina, quali emozioni stai provando nel ruolo di Venezia 80?
Rivestire queste vesti per me è un grande onore anche se sento più vicine quelle di padrona di casa, pronta ad accogliere tutti come faccio a casa mia. Spero di essere all’altezza di questa grande opportunità che mi è stata data.
La prima telefonata che hai fatto quando ti è stata data la notizia?
Purtroppo prima che la notizia diventasse ufficiale non ho potuto telefonare a nessuno: per dieci giorni ho dovuto tenere questo segreto, è stata veramente dura. Quando finalmente è passato quel lasso di tempo, ho telefonato a mia madre: erano le 8 del mattino e inizialmente non aveva neanche capito più di tanto (ride, ndr). Poi, quando ha finalmente realizzato, è stata enormemente felice.
La tua famiglia è con te durante questi giorni al Lido?
In realtà i miei genitori non se la sono sentita di essere sotto i riflettori in questi giorni. Durante i vari eventi e iniziative a cui sto partecipando rivolgo spesso un saluto a chi ci sta seguendo da casa e naturalmente è un pensiero rivolto in primis a loro.
E invece il tuo compagno (l’avvocato francese Edouard Riguad, ndr)?
Lui è qui con me. Diciamo che è anche un’occasione per migliorare il suo italiano anche se, devo ammetterlo, anche a casa ogni tanto lo vedo impegnato a studiare video in italiano (ride, ndr).
Lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood contro l’uso degli algoritmi dell’IA al posto dei creativi umani sta privando la Mostra del Cinema di grandi protagonisti…
Un momento particolare e problematico per il nostro mestiere. La creazione artistica degli esseri umani non deve essere toccata da esseri artificiali. Il Dio denaro non può prendere il posto di qualsiasi cosa. Ora anche in aeroporto non c’è più un essere umano che ci accolga, l’uomo sta uccidendo se stesso in ogni forma dall’arte, al lavoro. Stiamo arrivando alla fine dell’essere umano: invece di migliorare. aumentiamo i disagi dell’umanità.
Un tema al centro anche del tuo discorso di apertura durante la cerimonia di inaugurazione…
Sì, ho rivolto un saluto affettuoso a chi non era lì con noi perché impegnato a difendere il valore intellettuale e economico del nostro lavoro e ci ricordano che la creazione artistica è prerogativa di uomini e donne di talento non delegabile all’intelligenza artificiale. Ho ricordato, inoltre, che ogni occasione è buona per festeggiare la Mostra del Cinema di Venezia: l’anno scorso ha compiuto i 90 anni, alcune edizioni sono saltate, ma nemmeno il Covid ha fatto saltare la Mostra in presenza che non ha paura di andare contro gli stereotipi, denunciare drammi e contraddizioni del presente. È, infatti, anche luogo dell’incontro e apertura verso convivenze inedite.
Tra pochi giorni è il tuo compleanno: ci regali un bilancio dal punto di vista professionale e umano?
Come artista, spero semplicemente di avere la possibilità di continuare a migliorarmi e che il mio mestiere si riveli longevo, continuandomi a regalare dei bellissimi ruoli anche quando sarò più in là con gli anni. Il mio compleanno, il 15 settembre, lo festeggerò a teatro a Parigi, visto che il giorno prima sarà iniziata il tour dello spettacolo “Trappola per un uomo solo”. Come persona, spero di poter essere sempre meglio di come sono oggi, ponendomi all’ascolto di tutto quello che succede nel mondo, senza mai tapparmi gli occhi per pensare soltanto a quello che mi riguarda più da vicino.
Hai un sogno nel cassetto?
Senza nulla togliere agli altri giurati della Mostra del cinema di Venezia che sono di un livello veramente alto, ma quando ho saputo che a Venezia avrei incontrato Jane Campion ho provato un’emozione incredibile. “Lezioni di piano” è uno dei miei film preferiti in assoluto: essere diretta da lei sarebbe sicuramente un sogno che si avvera.