Eccoci alla seconda puntata della nuova rubrica, “Musica mia”, tratta dall’omonimo programma su RaiDue condotto da Marco Conidi (di cui i lettori di “CulturaIdentità” troveranno una bella intervista nel numero in edicola dal 31 marzo) e da Lorella Boccia. “Musica Mia” è un viaggio nella musica popolare italiana con la partecipazione di Ambrogio Sparagna, anche lui intervistato sul nuovo numero di “CulturaIdentità”.
“Musica mia” la città italiana che questa domenica alle 14 abbiamo raccontato attraverso una canzone che la rappresenta e la dipinge con musica e parole è Genova. La città della Lanterna cantata da Bruno Lauzi con “Genova per noi“.
Appuntamento domenica prossima alle ore 14 su RaiDue per una nuova canzone, una nuova città e lunedì 31 con il nuovo numero di “CulturaIdentità” in cui parleremo del viaggio fra città e canzoni di “Musica mia” in un articolo di Giovanni Filippetto e potremo leggere le interviste a Conidi e Sparagna.
Una volta il cantautore Bruno Lauzi disse che c’è un tipo di amore che non si perde mai per tutta la vita. Che è quello per la propria terra, per le proprie origini: La canzone “Genova per noi” è dedicata proprio a Genova, alla città di Bruno Lauzi, che lui stesso porterà al successo negli anni Settanta.
E’ una canzone scritta da un piemontese che come tutti i piemontesi ha un enorme amore per il mare che non ha, e di cui invece sente una forte mancanza. Il piemontese in questione è Paolo Conte.
Con quella faccia un po’ così
Quell’espressione un po’ così
Che abbiamo noi
Che abbiamo visto Genova
Eppur parenti siamo un po’ di quella gente che c’è lì
che in fondo in fondo è come noi selvatica…
Conte sente che Genova, in fondo in fondo, è anche un po’ sua, e che le affinità caratteriali con i genovesi ci sono.
Paolo Conte disse che l’ispirazione gli venne proprio dai suoi viaggi giovanili a Genova: lui, astigiano, si trovava spesso nella città ligure e percepiva un senso di estraneità rispetto alla vita frenetica e marinara del porto.
Bruno Lauzi, invece, con la sua ironia, raccontava che si sentiva quasi “un infiltrato” a interpretare quel testo di Paolo Conte.
Quando “Genova per noi” uscì nel 1975 nell’album di Bruno Lauzi, il successo fu buono ma non immediato. Con il tempo, però, la canzone è diventata un classico della musica italiana e oggi è considerata una delle più belle composizioni di Paolo Conte.
Curiosamente, Conte stesso la incise solo molti anni dopo, nel 1988.
Bruno Lauzi, invece, la cantò tutta la vita.