Sono Grosseto e Norcia le Città Identitarie entrate nella rosa delle “Spighe Verdi 2024”, proclamate in una cerimonia a Roma presso il ministero della Cultura alla presenza dei sindaci vincitori. Sono in tutto 75 le città italiane che potranno fregiarsi del riconoscimento, tre in più dello scorso anno. Grosseto era stata già insignita anche della Bandiera Blu per quest’anno.
“Spighe Verdi” è infatti l’equivalente rurale della “Bandiera Blu” conferita alle località balneari, ed è un programma nazionale della Fee – Foundation for Environmental Education, il cui scopo è indirizzare nella scelta di strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.
La Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura una serie di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di sostenibilità, anche in un’ottica di occupazione. Il programma prevede il concorso fra le scelte dell’amministrazione comunale e la partecipazione di cittadini e imprese, in particolar modo quelle agricole. Della valutazione dei risultati si è incaricata una Commissione a cui hanno contribuito diversi enti istituzionali, tra i quali il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste, il ministero per il Turismo, il Cnr, i Carabinieri e Confagricoltura.
Fra gli indicatori valutati per l’assegnazione della Spiga Verde: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
“Anche per il 2024 cresce il numero dei Comuni che hanno ottenuto le Spighe Verdi, con 6 nuovi ingressi rispetto all’anno precedente – ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della fondazione Fee Italia -. Da ormai nove anni, Spighe Verdi, che la Fee porta avanti in collaborazione con Confagricoltura, si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio dei territori rurali e favorirne uno sviluppo sostenibile. I Comuni rurali – con la loro storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici, la cultura – rappresentano le radici più profonde dell’Italia, da tutelare e da accompagnare verso l’ormai necessaria transizione verde. Un plauso alle Amministrazioni che scelgono di intraprendere con noi questo percorso, ben sapendo che il cambiamento necessita di azioni costanti, mirate, coordinate, che interessano l’intero territorio e la sua gestione, con profonde sinergie tra il Comune e le realtà agricole“.

“L’agricoltura dimostra ancora una volta il suo ruolo centrale nello sviluppo dei comuni rurali e delle aree interne del Paese – ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura –. Di anno in anno cresce la sensibilità e aumenta l’impegno concreto delle imprese agricole verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza, ovvero i temi che caratterizzano il programma di Fee, al quale Confagricoltura collabora con convinzione fin dalla prima edizione. Continuiamo dunque a investire in questa direzione, coinvolgendo un numero sempre maggiore di Comuni che hanno nel settore primario il loro punto di forza e mirano a un modello di agricoltura sempre più virtuoso e innovativo. Siamo orgogliosi di essere protagonisti del programma di ‘Spighe Verdi’, insieme a Fee, per la valorizzazione dei territori, la cura del paesaggio e la promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, incentivando anche il turismo esperienziale. Sono tutte azioni volte a sostenere lo sviluppo socioeconomico di luoghi ricchi di storia e di tradizioni, anche quelli meno conosciuti, ma con grandi potenzialità”.
Le Spighe Verdi 2024 sono state assegnate in località appartenenti a 15 regioni. Il Piemonte ottiene 13 Spighe Verdi: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo. Le Marche vantano 9 località premiate: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo. Segue la Toscana che ottiene 8 riconoscimenti: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello. Arriva a 8 il numero delle Spighe Verdi in Umbria: Acquasparta, Deruta, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi, Trevi. Anche la Puglia ottiene 8 Comuni Spighe Verdi: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Nardò, Ostuni, Troia. Sono 7 le località per la Calabria: Belcastro, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Trebisacce. La Campania ottiene 6 riconoscimenti: Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Positano. Sono 5 le località del Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia. Il Veneto vanta due località: Montagnana e Porto Tolle. Anche in Liguria i Comuni sono due: Lavagna e Sanremo. Sono 2 i Comuni Spighe Verdi anche in Abruzzo: Gioia dei Marsi e Tortoreto; e in Lombardia: Ome e Sant’Alessio con Vialone. Uno è il Comune in Emilia-Romagna, Parma, e uno in Basilicata, Nova Siri. Tra le regioni, entra anche la Sicilia con un nuovo Comune: Ragusa.