Se, dopo la fase acuta dell’emergenza Coronavirus, il mondo del calcio è pronto a ripartire, per quanto riguarda gli staff sportivi e tecnici, nessuno ha pensato agli operatori audiovisivi che lavorano nel mondo del pallone e dello sport in generale, per i quali ancora non esistono regole che garantiscano una ripresa dell’attività in sicurezza, garantendo il distanziamento necessario a tutelarli.
A loro hanno pensato, stilando un apposito protocollo, Visionair Media Production (associazione nazionale di categoria per tv, cinema e spettacoli) e ASA – Autonomo Sindacato Audiovisivi. Il protocollo, spiegano le due sigle, può essere attuato in tutte quelle produzioni impegnate in esterna con Obvan mobili.
Data l’attuale assenza e divulgazione di un protocollo che definisca le modalità di accesso in luoghi di lavoro televisivi in esterna e a garanzia della sicurezza del lavoro, le associazioni in questione hanno provveduto alla prima stesura di un documento per tutelare e salvaguardare tutti i lavoratori impegnati in produzioni televisive in esterna, che è peraltro replicabile per ogni evento sportivo e di intrattenimento televisivo.
Le due associazioni hanno avviato, peraltro, una campagna social per raccogliere firme ed eventuali ulteriori proposte integrative.