La trasformazione che sta interessando il Paese, deve interessare anche l’organizzazione del sistema in ambito della prevenzione e della risposta alle emergenze.
Questo deve riguardare in primis tutti i professionisti della prevenzione e delle emergenze ed in particolare i vigili del fuoco, ed è per questo che riteniamo il manifesto utile strumento di risposta.
Occorre una cultura politica ed economica non più concentrata solo sull’immediato con operazioni di facciata , ma una cultura a lungo termine, oltre che della salvaguardia dei cittadini, anche della tutela e salvaguardia del patrimonio culturale, architettonico e ambientale dove tutti i professionisti del settore ed in particolare i vigili del fuoco, riconosciuti da tutti come attori principali nelle varie emergenze, possano dare il proprio utile contributo operativo e culturale.
L’A.N.P.P.E.VV.F. (Associazione Nazionale Professionisti per la Prevenzione e le Emergenze – Vigili del Fuoco), realtà associata a Cultura Identità, è una associazione sindacale professionale autonoma che promuove e tutela la professionalità dei Vigili del Fuoco. Con il suo Presidente, Architetto e Capo reparto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Fernando Cordella, da diversi anni all’attività sindacale, tesa alla salvaguardia dei diritti e delle prerogative dei propri iscritti, affianca una intensa attività propositiva e di studio insieme ai Professionisti del settore, fornendo il proprio contributo nelle materie strettamente correlate ai compiti istituzionali, ma più in generale nelle materie di riforma del Paese (prevenzione territoriale, gestione emergenze, sicurezza sul lavoro) volendo porsi come un laboratorio di idee e progetti caratterizzato da un approccio concreto, frutto dell’esperienza diretta sul campo.
Ecco i 3 punti cardine del Manifesto :
1. INVESTIRE SULLA PROFESSIONALITA’ DEI VIGILI DEL FUOCO E’ FORMARE DEI VERI PROFESSIONISTI DEL SOCCORSO
I vigili del fuoco devono essere considerati professionisti del soccorso. L’Amministrazione ha l’obbligo di promuovere, incentivare e valorizzare la professionalità del personale del Corpo, investire sull’ammodernamento delle attrezzature e fornire una puntuale formazione a tutto il personale .
Va riconosciuta una volta per tutte, la straordinaria professionalità dimostrata sul campo e la capacità di donne e uomini pronti a sacrificare la propria vita per la salvaguardia dei cittadini, degli animali e della tutela dei beni storico-artistici e culturali.
Investire sulla professionalità, significa anche riconoscere la specificità professionale che caratterizza ogni Vigili del Fuoco, migliorando una volta per tutte le condizioni stipendiali e previdenziali alla pari di altre forze di polizia.
2. PER UNA NUOVA CULTURA DELLA PREVENZIONE E SALVAGUARDIA CULTURALE E ARCHITETTONICO CONTRO RISCHI ANTROPICI E NATURALI
Per limitare sempre di più i danni dovuti ai rischi naturali bisogna puntare sulla prevenzione e su una ricostruzione efficiente del nostro territorio e salvaguardare il nostro patrimonio edilizio, culturale, storico del nostro splendido Paese.
A questo scopo si deve migliorare la percezione della politica alla gravità della situazione in ogni emergenza e alla valutazione degli altissimi costi post-evento.
Con i suoi tecnici, il Corpo (ingegneri, architetti, geologi) insieme a tutti i professionisti del settore può contribuire alla sicurezza del territorio, alla tutela del proprio patrimonio, elaborando fin da subito una pianificazione discendente di prevenzione rischi che coinvolga le Regioni, le Province e tutti i comuni.
La difesa del suolo e la prevenzione dei rischi naturali possono configurarsi come la più grande opera pubblica del Paese.
3. PER UNA RISPOSTA EFFICACE ED EFFICIENTE ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE NELL’ERA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E COSTRUIRE UNA RESILIENZA
Il clima sta cambiando, siamo spettatori di fenomeni estremi: trombe d’aria, uragani, incendi boschivi in aree non comuni che si sono diffuse durante tutto l’anno, siccità prolungate e inondazioni diffuse. Le applicazioni per la gestione delle emergenze stanno diventando sempre più importanti.
La nostra Associazione propone di istituire immediatamente una cabina di regia per ogni tipologia di rischio che permetta di disporre di un sistema di soccorso pubblico e di protezione civile più efficiente, più prossimo ai cittadini ed in grado di rendere tangibile l’efficacia tra le diverse strutture operative coinvolte.
Un compito fondamentale dei professionisti sia Vigili del Fuoco ma anche tecnici comunali, urbanisti e liberi professionisti è costruire in tempi celeri una resilienza intesa come la capacità di ridurre i rischi e i danni derivanti dagli impatti negativi, presenti e futuri, dei cambiamenti climatici.
Terremoto Catania 1693
All’indomani del terremoto che distrusse Catania nel 1693, lo stato spagnolo adottò misure di straordinaria efficacia e con grande senso pratico delle necessità che la crisi comportava , crisi sopraggiunta appena quindici anni dopo l’eruzione che aveva, anche in quel caso, inferto danni gravissimi alla città.
Ciò che più colpisce, al di là della macchina organizzativa del tutto comparabile a quella di uno stato moderno, è l’indirizzo impresso alla ricostruzione della capitale della Sicilia Orientale : si prescrisse l’allargamento delle strade e la creazione di piazze, con l’obiettivo dei varchi in caso di evacuazione. (GUIDONI E BOSCHI 2001)