La grande tradizione delle maschere rivive ogni anno a Loano col CarnevaLöa

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È il più grande carnevale della Liguria, famoso e apprezzato anche oltreoceano

Loano e il carnevale. Un binomio forte e solido. Perché affonda le sue radici in profondità nella storia della città della Riviera Ligure di ponente.

Oggi il carnevale di Loano, il CarnevaLöa, è organizzato dall’associazione Vecchia Loano. Una grande inaugurazione con la presenza di decine di maschere tradizionali da tutta Italia, due pomeriggi di festa per i bimbi e due sfilate di carri allegorici lo hanno reso «il più grande carnevale della Liguria» ed uno degli eventi di punta della città, che per l’occasione viene raggiunta da migliaia di persone curiose di vedere i carri realizzati dai volontari dell’associazione in lunghi mesi di lavoro. Ma le origini sono antiche e risalgono al tardo Rinascimento.

Grazie al supporto di Vecchia Loano è stato possibile certificare che il primo carnevale loanese risale a fine ‘500 e a Giovanni Andrea Doria, ai tempi signore della città. Un documento del 1588 dimostra che già allora si svolgevano festeggiamenti carnevaleschi e che la voglia di divertimento pre-quaresimale e lo spirito satirico trovavano sfogo in una sfilata di maschere molto amata dal principe. Alcuni atti notarili, poi, documentano con certezza dal XVII secolo l’ingaggio di due o tre suonatori di strumenti musicali per accompagnare gli intrattenimenti del periodo e suonare pubbliche danze.

La tradizione ha poi raggiunto l’epoca moderna. Nell’Ottocento e sino ai primi del Novecento era consueto rappresentare farse a teatro. Da ricerche storiche effettuate è emerso che la tradizione ha avuto inizio già nel 1800, ma è dai primi anni del 1900 che la manifestazione, arricchita dai carri allegorici, è divenuta un grande evento popolare radicato per le sue origini cristiane.

L’attuale format del carnevale di Loano ha più di 100 anni di storia e nel corso del tempo diverse associazioni si sono avvicendate portando avanti la tradizione. Dal 1992 tocca a Vecchia Loano col sostegno del Comune.

Nel corso degli ultimi anni il carnevale di Loano è arrivato ad essere riconosciuto dalla Regione come il «più grande carnevale della Liguria» per numero di carri e da qualche anno annovera una maschera della commedia dell’arte italiana, Capitan Fracassa, che insieme a Puè Pepin, re del carnevale loanese fin dal 1950, e U Beciancin, personaggio goliardico dei primi del ‘900 e maschera ufficiale, costituiscono un trio carnascialesco conosciuto in tutta Italia. Nel 2017 CarnevaLöa ha ottenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali il riconoscimento di «carnevale storico» per l’importante ruolo di promozione turistica del territorio.

Il CarnevaLöa non è solo una manifestazione ma anche veicolo di cultura e conservazione delle tradizioni locali. Loano, insieme ad altre località italiane, è cofondatrice del Centro Nazionale di Coordinamento delle Maschere Italiane. Le tre maschere, con la Principessa Doria, rientrano nel «Registro delle maschere italiane», in cui sono inserite tutte le maschere della Commedia dell’Arte italiana e i personaggi folkloristici delle varie regioni.

Nel 2019 è stata inaugurata la «Scuola della cartapesta e dell’arte carnevalesca». Alcuni studenti di scuola superiore hanno preso parte ad uno stage presso il capannone in cui i volontari di Vecchia Loano realizzano i carri allegorici. Un modo per conoscere ed apprendere quella che è a tutti gli effetti un’arte unica.

Infine, il 14 ottobre 2024 le maschere di Loano hanno sfilato all’80° Columbus Day a New York. Capitan Fracassa e la principessa Zenobia del Carretto Doria hanno partecipato alla prestigiosa parata sulla Quinta Strada assieme ad altre maschere liguri del Centro Coordinamento Maschere Italiane. La sfilata ha rappresentato l’Italia nella giornata nazionale in ricordo della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. La partecipazione all’evento è stata resa possibile dal Ministero degli Affari Esteri con Italea ed Italy Discovery all’interno del progetto «Il turismo delle radici», al quale il Centro Coordinamento Maschere Italiane ha preso parte.

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