Convince “Miss Fallaci” su Rai1

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Oriana, una donna veramente determinata a diventare giornalista, inviata speciale di un mondo che era tutto di maschi. Oriana tira fuori tutta la sua grinta. A quindici anni è staffetta partigiana col babbo partigiano socialista; lei, a parte la guerra, già si concentrava sui libri, su un suo mondo parallelo suggeritole da Dante, Prezzolini, Malaparte. Cervello e coraggio, senso del dovere e audacia sono gli indizi della vita e del percorso di Miss Fallaci.

Una donna che sceglie la sua vocazione, la scrittura: cronaca, giudiziaria, spettacolo non importa. Questa ragazza dritta di schiena diventerà la prima inviata di guerra della storia del giornalismo italiano. Ecco che ambientata alla fine degli anni Cinquanta, la serie Miss Fallaci in onda su RAI Uno, ripercorre il periodo in cui la giovane Oriana lavorava come giornalista all’Europeo. E seduta sul sedile dell’aereo guardava le nuvole prima di atterrare negli Stati Uniti.

Lei era l’inviata che con il suo occhio critico doveva osservare le città americane e portare a casa un’intervista a Marylin Monroe facendosi largo con il suo stile ironico e pungente. Raccontare, raccontarsi, usare le parole con verità senza compromessi. La serie è diretta da Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella. C’è una brava Miriam Leone come protagonista in una robusta e ben confezionata produzione internazionale di Santo Versace. L’attrice pur restituendo l’irriverenza e la determinazione della giornalista ha qualche incertezza nel ridoppiarsi.

Vengono ricostruite fedelmente le ambientazioni di New York, Los Angeles, Londra. Da segnalare anche il personaggio interpretato da Francesco Colella (Attilio Battistini direttore de L’Europeo). Oriana Fallaci, gran personaggio, capace di rendere epica la realtà che osservava e di smascherarne tutta l’ipocrisia e la stupidità.

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