Piero della Francesca alla National Gallery: un modello da seguire?

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In occasione delle celebrazioni dei 200 anni della National Gallery (1824-2024), Londra offre un omaggio all’arte italiana.

Anche per un affezionata come me, che l’ha visitata puntualmente ed in passato anche settimanalmente, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire alla National Gallery. Di recente dunque non ho potuto perdere “Hockney and Piero – A Longer Look”, una piccola mostra (una “focus exhibition” la chiamano) che, in occasione del bicentenario della Galleria, rivendica l’attualità del suo ruolo. La mostra mette al centro il grande artista del Rinascimento italiano Piero della Francesca(1439-1492), che ha influenzato profondamente il percorso artistico del celebrato artista britannico contemporaneo David Hockney.

Hockney, in una sua intervista, spiega come il poter visitare la galleria più volte, dai tempi in cui era un giovane studente d’arte, soffermarsi lì per intere giornate e poi ritornare per guardare più a lungo (quel “Longer Look”) e più da vicino opere come quelle di Piero della Francesca, Fra Angelico, Vermeer, Van Gogh, lo abbia influenzato e formato profondamente.

Il focus della mostra è un trittico che presenta al centro della sala “Il battesimo di Cristo” di Piero della Francesca, riscoperto e rivalutato dall’establishment artistico inglese nell’800, come scritto nel catalogo che accompagna la mostra. Sui lati due opere di Hockney (1939), “My Parents” e “Looking at Pictures on a screen”. Nella prima, un’opera che parla della genealogia di Hockney, familiare ed artistica, in uno specchio posizionato tra la madre ed il padre dell’artista, troviamo riflessa l’immagine dell’opera di Piero della Francesca. Nella seconda, posizionata sulla destra dell’opera di Piero della Francesca, un poster che riproduce il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca è appuntato su un pannello, insieme ad altri poster di opere di Vermeer, Van Gogh e Degas, presenti nella Galleria.

il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca

La National Gallery, con a capo il direttore Gabriele Finaldi di origini italiane, senza tanti giri di parole e con un pragmatismo tipicamente britannico, in occasione del suo bicentenario sceglie di rivendicare il suo ruolo centrale nell’arte antica così come quella contemporanea. Lo fa mettendo al centro della narrativa Il battesimo di Cristo e raccontandoci come la sua collezione permanente, gratuitamente aperta al pubblico abbia favorito lo sviluppo dell’arte contemporanea anche in tanti “groundbreaking ways”. La scelta dunque di mettere in dialogo Piero della Francesca e David Hockney non poteva essere casuale: David Hockney, assiduo frequentatore del museo, ha più volte espresso la sua ammirazione per l’atmosfera calma e serena nei dipinti di Piero della Francesca, la chiarezza e la precisione con cui Piero ha rappresentato lo spazio e la prospettiva. Elementi che hanno influenzato l’approccio artistico di Hockney.

David Hockney, My Parents

La sostenibilità e l’accessibilità dei musei pubblici sono argomenti complessi e dibattuti sia in Italia che in Inghilterra. Avendo studiato management dei beni culturali a Londra, mi sembra chiaro che il problema in Gran Bretagna sia stato risolto, almeno nelle grandi istituzioni museali, con un approccio più commerciale alla gestione museale. Questo approccio vede accanto all’accesso gratuito alle collezioni permanenti, mostre temporanee blockbuster a pagamento che attraggono milioni di visitatori, realizzate attraverso collaborazioni con musei esteri e un’attività di branding e comunicazione degne dei grandi nomi della moda. Inoltre, i sussidi statali sono mantenuti attraverso un sistema di meritocrazia basato anche sui risultati.

E forse anche a questo mira la mostra “Hockney and Piero – A Longer Look”: raccontare tra le righe al pubblico e alle istituzioni che sovvenzionano la National Gallery i meriti di una grande istituzione, non solo economici, ma anche culturali e artistici. Questo approccio integrato strutturato e sostenibile potrebbe essere un modello da seguire per altre istituzioni museali nel mondo.

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