Il papà della Trilogia del Dollaro era un grande amante della cucina romana e dei ristoranti di Trastevere
Il cibo riveste un ruolo fondamentale negli spaghetti western di Sergio Leone, non solo per creare l’atmosfera del vecchio West, ma anche per caratterizzare i personaggi. Diventa così un elemento narrativo che contribuisce a definire i personaggi e a ricreare l’atmosfera western. Allo stesso tempo, riflette la grande passione del regista per la buona tavola, sia sullo schermo che nella vita reale.
Piatti e personaggi
In “Per un pugno di dollari” (1964), il cattivo interpretato da Gian Maria Volonté mangia minestrone mentre interroga un prigioniero, sottolineando la sua freddezza e spietatezza. Una delle scene più iconiche si trova ne “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966), dove Tuco (Eli Wallach) entra in un ristorante e mangia fagioli direttamente dalla pentola. Questa scena è diventata un vero cult, al punto che molti fan hanno iniziato a mangiare fagioli per emulare i cowboy. In generale, nei film di Leone il cibo tipico del West è costituito da caffè, fagioli, carne, pane e stufato. Il caffè in particolare è il fedele compagno degli eroi nei momenti di relax.
Gli spaghetti western
Gli spaghetti western sono un sottogenere di film western prodotti principalmente in Italia durante gli anni ’60 e ’70. Il termine “spaghetti” fu coniato in modo scherzoso dai critici americani per sottolineare l’origine italiana di questi film. Anche se il celebre formato di pasta non è protagonista di queste pellicole, c’è un altro alimento ricorrente, comune sia nella cucina western, tex-mex e mediterranea: i fagioli.
I fagioli
Oltre ad essere economici e facili da trasportare, i fagioli sono ricchi di proteine, fibre, vitamine e minerali. Nella cucina tex-mex, tipica del sud-ovest americano, i fagioli sono spesso combinati con riso, carne, peperoncino e spezie. Anche nella cucina mediterranea i fagioli sono un alimento base, spesso usati in zuppe, insalate e contorni. Sono una grande fonte di proteine vegetali, fibre, carboidrati complessi, vitamine, minerali e antiossidanti. Inoltre, sono naturalmente poveri di grassi e privi di colesterolo. La versatilità dei fagioli in cucina è un altro punto di forza e, soprattutto quelli secchi, sono molto economici e si conservano a lungo, rendendoli un alimento accessibile a tutti.
La cucina amata dal regista
Nella vita privata, Sergio Leone era un grande amante della cucina romana, soprattutto degli storici ristoranti di Trastevere come “Checco er carettiere”. I suoi piatti preferiti erano la pasta e fagioli, la trippa, la coda alla vaccinara e i rigatoni con la pajata.