Da oggi è in scena al Teatro della Pergola di Firenze “Inimitabili”. Scopri la stagione teatrale 2024/25 di uno dei più importanti palchi d’Italia sul numero di CulturaIdentità in edicola!
La nuova stagione del Teatro della Pergola, la 2024/2025, è un viaggio nel panorama del miglior teatro italiano e internazionale, lungo un orizzonte che incontra il classico e il contemporaneo, la profondità e la leggerezza, l’intrattenimento e la riflessione. Le opere in programma sono scelte per il loro valore creativo e per la capacità di dialogare con temi e questioni attuali, contribuendo a formare un mosaico di stili, visioni e poetiche che rispecchino le tante anime e le diverse sensibilità del pubblico.
Il cartellone si apre con importanti anticipazioni.
Edoardo Sylos Labini nel suo «Inimitabili» (8-13 ottobre), il nuovo spettacolo con la drammaturgia di Angelo Crespi, in scena al Saloncino Paolo Poli, racconta le vite, i pensieri, le azioni di tre personaggi storici fuori dal comune: Giuseppe Mazzini, Gabriele d’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti. Oggi (8 ottobre) e domani (9 ottobre) ore 21 il capitolo su Mazzini, il 10 ottobre ore 19 e l’11 ottobre ore 21 il capito su d’Annunzio, il 12 ottobre ore 21 e il 13 ottobre ore 16 il capitolo su FT Marinetti.
Gli «Amori rubati» (15-20 ottobre) sono monologhi per voce sola, che hanno come tema centrale la violenza contro le donne, tutti tratti da «L’amore rubato» di Dacia Maraini e adattati dalla stessa autrice. Progetto a cura di Federica Di Martino, con in scena Viola Graziosi, Federica Restani, Lorenza Sorino.
Nel quarantesimo anniversario dalla scomparsa di Eduardo De Filippo, Mario Autore, Anna Ferraioli Ravel, Domenico Pinelli mettono in scena «Ditegli sempre di sì» (31 ottobre – 3 novembre) con la regia di Pinelli: una commedia esilarante, con un meccanismo perfetto. Il protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione.
Antonio Latella dirige Sonia Bergamasco nel ruolo di Mirandolina, la scaltra «Locandiera» di Carlo Goldoni (5-10 novembre), nel primo spettacolo della stagione in abbonamento. Un classico della tradizione teatrale, una commedia che riscrive la storia e, per questo, ci riguarda tutti.
Stefano Massini nel suo «Mein Kampf» da Hitler, Alessandro Benvenuti in «Falstaff a Windsor» di Chiti da Shakespeare, Alessandro Preziosi e Nando Paone in «Aspettando Re Lear» di Mattei da Shakespeare, Toni Servillo in «Tre modi per non morire» di Montesano, Filippo Timi nel suo «Amleto²» da Shakespeare, Manuel Agnelli in «Lazarus» di Bowie e Walsh diretto da Valter Malosti, interpretano opere polifoniche di straordinaria efficacia, drammaturgie contemporanee che affrontano classici universali.
Emmanuel Demarcy-Mota mette in scena con la troupe del Théâtre de la Ville «La grande magia», una visione francese del testo di De Filippo, che debutta in Italia nell’ambito del partenariato tra Firenze e Parigi, nel quadro degli Chantiers d’Europe. Nell’ambito dei rapporti tra la Pergola e Onassis Stegi di Atene, Euripides Laskaridis torna dopo «Elenit» a presentare con «Lapis Lazuli» un suo nuovo mondo accattivante, fiabesco ed enigmatico.
Renato Carpentieri in «Sarabanda» di Bergman diretto da Roberto Andò, Mariangela D’Abbraccio nello «Zoo di vetro» di Williams diretto da Pier Luigi Pizzi, Gabriele Lavia e Federica Di Martino in «Lungo viaggio verso la notte» di ÒNeill diretto da Lavia, Franco Branciaroli in «Sior Todero Brontolon» di Goldoni diretto da Paolo Valerio, Luca Barbareschi in «November» di Mamet diretto da Chiara Noschese, sono grandi interpreti per grandi testi, attraverso cui la Pergola diventa uno spazio di dialogo, in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
Geppy Gleijeses nel «Fu Mattia Pascal» di Pirandello diretto da Marco Tullio Giordana, Michele Placido, Valentina Bartolo in «Pirandello – Trilogia di un visionario» di Placido, Enrico Guarneri, Nadia De Luca nella «Storia di una Capinera» di Verga diretto da Guglielmo Ferro, Massimo Dapporto, Fabio Troiano in «Pirandello pulp» di Erba diretto da Gioele Dix, Neri Marcorè nella «Buona novella» da De André diretto da Giorgio Gallione, rappresentano la valorizzazione del repertorio italiano in chiave moderna.
Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli in «Magnifica Presenza» di Ozpetek, Rocco Papaleo ne «L’Ispettore generale» di Gogol diretto da Leo Muscato, Francesco Pannofino in «Chi è io?» di Angelo Longoni, Flavio Insinna, Giulia Fiume in «Gente di facili costumi» di Marino e Manfredi diretto da Luca Manfredi, anche attraverso il riso e la comicità, parlano in modo diretto con il pubblico.
Dunque, gli spettacoli sono scoperta e incontro. Il Teatro della Pergola è il luogo di partenza e «il mezzo di trasporto». La destinazione è il viaggio, personale e collettivo, nel tempo e nello spazio dell’emozione.
Nella complessità del momento presente in cui le istanze del contemporaneo si palesano con la forza dei giovani, delle periferie, dei mondi marginali, di un «nuovo» che non si è in grado di immaginare, perché non può rientrare nelle categorie di pensiero attuali, si possono solo creare le condizioni perché questo «nuovo» si realizzi nel futuro più prossimo possibile, perché quello che è stato fatto è inesorabile, non si può fermare, ha la forza della verità, fa parte di un mondo dei sogni che si fanno realtà del presente.
Nel fondamento del partenariato con il Théâtre de la Ville di Parigi, con la condivisone dei valori di prospettiva sul ruolo del teatro nel XXI secolo, la consapevolezza acquisita è che per garantirsi un futuro il Teatro debba affrontare i grandi temi e debba uscire dai confini del suo edificio. In questo senso si è sviluppata la rete della «Piazza dei Teatri», ovvero di una serie di soggetti interessati all’intervento dell’arte nello spazio urbano. I Teatri escono da sé per invadere le piazze urbane. Da Parigi e Firenze il progetto si è allargato all’Africa (il Camerun con l’Istituto Francese e la Fondation MAM, il Ruanda con Rwanda Arts Initiative, la Tunisia col Teatro Nazionale), alla Romania con il Festival di Sibiu, al Kosovo con Qendra Multimedia e Jeton Neziraj.
Attorno alle «Consultazioni Poetiche» è nata un’altra rete che, oltre alle nazioni citate, include anche l’Ivan Franko National Drama Theater di Kiev: Italia, Francia, Romania, Kosovo e Ucraina hanno presentato un grande progetto europeo per sviluppare la dimensione del welfare legata alle «Consultazioni poetiche». Altro aspetto del partenariato è quello legato al rapporto Arte e Sport, in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024 e in vista anche di quelle di Los Angeles del 2028. Le prime due realizzazioni in partnership sono il «Ping Pong Poesia» e il «Tennis Teatro».
Tutto questo nel quadro dei valori condivisi su Arte e Scienze, Arte e Salute, Cultura e Ambiente, Educazione e Formazione, Pari opportunità e Identità di genere, Sport, tematiche e valori alla base della comune «Carta 18-XXI» dedicata ai «nuovi maggiorenni del millennio» che si è confermata negli anni la mappa del viaggio.
Di fronte alle sfide del contemporaneo, l’idea di un «teatro del mondo che verrà» si pone concretamente, proiettandolo in una dimensione ulteriore, realmente immaginativa di un futuro, ricostruendo i ponti ideali e i collegamenti che da tempi inimmaginabili connettono Firenze e l’Italia all’Europa.