Via del Guerriero: dove non passa il maschio debole

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Quella di Roberto Giacomelli è forse l’ultima chiamata prima che la civiltà europea collassi su se stessa. Oltre il maschio debole. Prospettive per ritrovare la “Via del Guerriero” (Passaggio al Bosco, 2020, € 12) è un testo decisamente claustrofobico e scorretto. Di quelli destinati e finire in cima all’indice degli intellò ed essere banditi dalle fiere. Tra coordinate nietzschiane, venature evoliane e suggestioni alla Palahniuk, arriva l’appello per arginare gli effetti della tecnologizzazione sulla psiche dell’uomo comune.

Oltre il maschio debole, il libro di Roberto Giacomelli

«Macchinari sempre più perfetti, invece di semplificare l’esistenza, hanno provocato un senso di alienazione nelle grandi masse, divenute inconsapevolmente schiave degli schermi e degli strumenti elettronici». Giacomelli racconta il disagio profondo che ha reso il maschio contemporaneo sempre più «spaventato, ansioso, ricattabile». Tutto è franato a seguito della perdita delle idee-guida spirituali. In sintonia con la lezione di Claudio Risé, spiega: «I padri assenti non trasmettono tradizioni e non avviano i figli ai riti di iniziazione adolescenziale». I valori di oggi insistono invece sul dovere nello studio e nel lavoro. Discipline utili al successo e quindi alla possibilità di comprare oggetti.