I vigili del fuoco compiono ottantadue anni. Il 27 febbraio 1939, nasceva infatti il Corpo nazionale, riunendo i vari Corpi dei pompieri sul territorio. Un augurio a tutti i vigili del fuoco da parte di Fernando Cordella Presidente di ANPPE realtà associata alla rete di Cultura Identità.
La storia ci racconta che a partire dal 1861, e durante la fase di completamento dell’Unità d’Italia, la situazione dei servizi antincendio era caratterizzata dalle differenze dei vari modelli organizzativi ed operativi presenti nelle diverse città. Pertanto, la primaria esigenza era quella di procedere all’unificazione delle norme regolanti l’attività dei vari Pompieri Comunali; in tal senso si provvede prima tramite apposite deliberazioni degli organi comunali e quindi mediante Decreti Ministeriali inseriti negli Atti di Governo.
Con il Regio Decreto del 10 ottobre 1935, legge n. 2472, tutti i Corpi furono uniti sotto il “Corpo Nazionale Pompieri”, posto alle dirette dipendenze del Ministero dell’Interno, suddiviso in Corpi Provinciali con sedi nei capoluoghi di provincia e coordinato da un Ispettorato Centrale con funzioni tecniche di indirizzo e di coordinamento.
Solo però con il Regio Decreto n. 333 del 27 febbraio 1939, il Corpo pompieri assume la denominazione di “Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”. Il suo creatore è stato il Prefetto Alberto Giombini (Jesi 1898-1983), un Ardito della Grande Guerra, che raccolte la pesante eredità prima augustea poi bonapartesca per un’opera riformatrice che comincio a far somigliare i pompieri a quelli che conosciamo oggi. A partire dal nome, secondo alcuni suggerito da Gabriele D’Annunzio, di “vigili del fuoco”(numero di Settembre 2019 CU)
Grazie all’opera di uomini valorosi nel tempo, come il Prefetto Giombini, abbiamo avuto in eredità uno dei Corpi dello Stato più all’avanguardia per la risposta alle continue emergenze che colpiscono purtroppo ciclicamente il nostro Paese.
Ecco perché è importante seguire la strada dei nostri “padri”, con una riforma del sistema di soccorso Italia, puntare sulla prevenzione e investire sulla professionalità delle donne e degli uomini dei Vigili del Fuoco formando dei veri professionisti del soccorso che servono in particolare in questo momento al Paese.
Quindi lunga vita al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco