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Oggi sarà ufficialmente presentato alla sala stampa della Camera dei Deputati Artisti 22, un sontuoso volume pubblicato da ART NOW editore fatto di grandi immagini a colori e testi storici e critici di prestigiose firme ed esperti di settore (Angelo Crespi, Luca Beatrice, Vittorio Sgarbi fra gli altri) su tutto quel che c’è da sapere sugli artisti contemporanei. Artisti 22 è un fermo immagine della tradizione visuale, sia storica che contemporanea, con un’ampia sezione dedicata all’arte e il mercato, le quotazioni, le aggiudicazioni d’asta e le segnalazioni di curatori, con una corposa sezione biografica degli artisti, l’elenco delle principali gallerie italiane e l’utilissimo indice dei nomi. Come ci racconta Sandro Serradifalco, editore, critico e saggista, responsabile editoriale di ART NOW, l’arte è fatta di “acque torbide e cristalline, pesci belli e mostruosi, vita e morte”.

Caro Sandro, quest’anno fra le pagine dell’Annuario vedremo addirittura un immaginario museo d’arte moderna: di cosa si tratta?
Abbiamo affidato ad Angelo Crespi il compito di ideare un immaginario museo d’arte moderna nel quale le testimonianze del passato si alterneranno alle opere di pittori, scultori, fotografi e designer. Nell’impaginato, collocato in una sezione prettamente dedicata, i lettori saranno accolti non solo dalle considerazioni critiche e storiche di Angelo Crespi, ma anche dalle ricerche espressive di artisti contemporanei italiani e stranieri, specificamente indicati, in quanto ritenuti continuatori, in modo esplicito o anche solo inconsciamente, delle lezione estetica e contenutistica del Novecento storico.
E per il resto che arte troveremo in Artisti 22?
Uno spaccato significativo del contesto creativo contemporaneo. Dall’apparente semplicità del pittore naif al più sofisticato pensiero concettuale. Dal realismo magico all’informale più travolgente. Oltre 500 artisti catalogati per stile, valore di mercato ed esperienze espositive.
A chi si rivolge l’Annuario 22?
Anche quest’anno l’edizione è rivolta indubbiamente all’appassionato d’arte, al collezionista che di sicuro troverà l’artista da contattare per un eventuale acquisizione. E’ noto che l’Annuario è considerato un valido strumento anche per gli addetti ai lavori, galleristi, mercanti, art curators.
Arte e mercato: chi domina il campo?
Sappiamo bene quanto fondamentale sia per il sostentamento dell’artista il ruolo del mercante e del gallerista. Va evidenziato come negli ultimi anni queste figure abbiamo smesso di scommettere su giovani talenti. Anche nelle fiere più blasonate i nomi che girano sono, da decenni, quasi sempre gli stessi. Ci sono dei casi sporadici, ma spesso più frutto delle capacità autopromozionali dell’artista. Lo scultore Jago ne è un esempio. In questa placida atmosfera sono piombati gli NFT a indicare una terra promessa che a oggi risulta piuttosto incerta. Quindi, ipotetiche riprese del mercato a parte, a mia avviso attualmente chi domina il campo è l’incertezza. Conseguenza credo dei tempi attuali.
Un anno fa hai detto: «I tempi sono maturi per un nuovo movimento artistico». A che punto siamo?
Un movimento artistico non nasce dal nulla, non basta un nome o un leader carismatico. Non tutti gli artisti sono consapevoli di non essere rappresentati a livello istituzionale. Investono su se stessi, in esposizioni, in pubblicazioni e promozioni. Contribuiscono dunque con i loro acquisti al PIL nazionale, senza ricevere sicurezze e certezze da parte dello Stato. I tempi quindi sono maturi per formare un movimento artistico che miri alla tutela del ruolo dell’artista nella nostra società, ancor oggi considerato ininfluente, secondario, spesso superfluo. Con gli amici di CulturaIdentità abbiamo accettato la sfida di formare un movimento capace di rappresentare l’artista nelle sedi appropriate. Ovviamente la strada è ancora lunga, ma non molliamo.