Difende una ragazza dall’aggressione, lo sfregiano

0

Nell’era in cui vigono le irrazionali restrizioni Covid da più di un anno e prevalgono le assurde priorità della sinistra e del suo mondo (ddl Zan e catcalling, tanto per citare degli esempi), avvengono episodi eroici quanto raccapriccianti. Eroici perché esistono degli italiani che letteralmente non girano la testa dall’altra parte: è il caso di Michele Dal Forno, giovane veronese e dipendente di una pizzeria della sua città, che, sabato scorso, vedendo due giovani minorenni discutere animatamente con una loro coetanea e chiedendo se fosse tutto a posto, di tutta risposta si è visto sferrare una coltellata in pieno volto che gli ha procurato diversi punti di sutura dalla narice fino a sotto l’occhio. “Non mi sento un supereroe però so che lo rifarei: se una persona più debole è in difficoltà, è giusto intervenire. Spero possa servire a far riflettere, perché al posto mio poteva esserci chiunque. Non deve capitare mai più”. Questa è la dichiarazione del giovane veronese. Il sedicenne accoltellatore, di origine albanese, è stato arrestato e condotto in carcere minorile a Treviso accusato di lesione gravi per futili motivi. Siamo ad un paradosso della società contemporanea, impregnata di valori liberali e pelosi: questa notizia passa in secondo piano – per non dire nel silenzio più assoluto – proprio nel momento in cui divampa la polemica del già citato cat calling: perché nel momento in cui pare che le ragazze vengano molestate 24 h e un italiano difende una ragazza apparentemente in difficoltà, la cosa sembra non dover assumere una certa rilevanza mediatica e ideologica, soprattutto se a commettere tali atti sono le risorse tanto coccolate dalla sinistra e cara alla società aperta. D’altronde è dura constatare il fallimento dell’integrazione da parte dei cosiddetti immigrati di seconda e terza generazione. Senza contare che queste persone, ahinoi anche minorenni ma con una capacità intellettiva cui secondo la legge è ritenuta razionale, sanno che attualmente nel nostro paese non v’è la certezza della pena. Ma per fortuna c’è una parte della politica che ancora non si arrende e ha il coraggio di metterci la faccia. È il caso di Andrea Bacciga, consigliere comunale di Verona, da poco passato alla Lega e fresco di nomina alla Presidenza della Commissione Sicurezza, il quale sempre si è schierato contro la dittatura del mainstream: “Come presidente della Commissione Sicurezza ho voluto congratularmi con Michele, un vero eroe dei nostri tempi, che merita il giusto riconoscimento con una medaglia al valore. La Lega sosterrà Michele dandogli tutto l’appoggio necessario”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

9 + 14 =