Parla Lavinia Abate, idee chiare e la voglia di rappresentare un nuovo canone di femminilità
Classe 2004, 19 anni (ne aveva 18 quando ha vinto la fascia), altezza 1,76, ma non parliamo di qualità fisiche sennò si offende. Miss Italia 2022, che fra qualche settimana lascerà il titolo ad un’altra ragazza, è un po’ il simbolo di cambiamento del Concorso che quest’anno festeggia ben 85 edizioni. Una nuova generazione per la quale la bellezza non è tutto. L’importante è non lasciarla rappresentare dal mondo trans.
Tra poche settimane dovrai cedere lo scettro di Miss Italia: come è stato quest’anno con questa corona sulla testa?
Non è facile portare una corona che ha un valore storico così importante, Miss Italia è un concorso che dura da 84 anni e ci sono state donne che hanno portato questa stessa corona e che vengono ricordate in tutto il mondo come icone dell’italianità. Per me è veramente un onore e una responsabilità enorme.
Non ti aspettavi di vincere?
Non me l’aspettavo per niente, ma penso che le cose inaspettate siano quelle più belle. Sono veramente orgogliosa di quello che sono diventata e di quello che il concorso mi ha potuto dare come esperienza di vita. Sono cresciuta tantissimo: ho imparato a comunicare con tanti tipi di persone diverse e a stare su un palco, sono veramente molto soddisfatta di quello che il concorso mi ha potuto dare e spero di poter ricevere ancora di più.
Fra le Miss del passato che sono poi diventate icone del cinema edello spettacolo senti di avere delle similitudini con qualcuna? O qualcuna di loro è stata un modello per te?
Ho trovato un modello in Miriam Leone: non era la classica Miss Italia. Era più moderna. Si è sempre sentita molto insicura di se stessa nonostante gli altri la trovassero bella e in questo mi rivedo. Poi per la sua determinazione e la casualità della sua vittoria, come la mia: io sono entrata all’ultimo in concorso e lei inizialmente fu scartata.
Al Festival delle Città Identitarie a Trino però avevi detto di avere anche un legame con Silvana Mangano.
Silvana Mangano aveva la madre di origine inglese, la mia è di origine scozzese e poi lei è stata Miss Roma ed io sono romana.
Dal punto di vista fisico mi sono ritrovata più in Miriam Leone. La Mangano era la classica Miss Italia, mentre invece la Leone è più magra. A me hanno sempre detto che ero troppo magra.

Vuoi dirmi che in passato hai mai avuto problemi col tuo fisico?
Sì sì assolutamente: devo dire che il discorso sulla magrezza forse accomuna molte ragazze, forse influenzate dai canoni di bellezza attuali e dai social. Una ragazza magari soffre anche di questo perché vuole essere più magra, ma poi finisce col non avere più il controllo del suo corpo. Io ho avuto problemi con la mia schiena, ho avuto una scoliosi abbastanza grave, scoperta all’età di 14 anni e ho dovuto portare un busto per tantissimi anni, l’ho tolto l’estate del concorso.
E’ stato un trauma?
Mi ha segnato molto, mi ha lasciato anche molte insicurezze, però ho imparato ad accettarmi e a piacermi anche con i miei difetti, probabilmente la magrezza è stata data anche dal fatto che ho portato il busto per tantissimi anni e che mi ha probabilmente anche cambiato un po’ fisicamente.
Quindi alle ragazze che hanno dei problemi fisici, tu che sei diventata Miss Italia, che messaggio o che consiglio vuoi lanciare?
Molte delle insicurezze di noi ragazze sono insicurezze mentali, vediamo dei difetti in noi che gli altri non vedono. E se li vedono è perché facciamo trasparire una certa insicurezza. Ma se una ragazza è sicura di sé e sa accettare i propri difetti, allora gli altri non vedranno nulla che non va in quella ragazza. Quando ho vinto il concorso ero molto insicura di me stessa ma cercavo di lavorare su un aspetto più interiore, perché penso che la bellezza non sia solo estetica. Questo è il consiglio che do alle ragazze.
Miss Italia sta vivendo un momento di trasformazione: ti senti un po’ il punto di cambiamento di questo concorso ?
Assolutamente sì. I tempi cambiano e anche il concetto di bellezza si mutua nel tempo. Ti faccio un esempio: anche il semplice annullare la sfilata in costume e inserire invece la prova talento che va a raccontare anche quello che una ragazza coltiva, implica che noi non parliamo più solo di bellezza estetica, perché Miss Italia cerca ragazze e donne che comunque hanno una passione, coltivano un hobby e che si possono raccontare.
E quali sono le tue passioni?
La musica per prima. Ritengo di aver vinto non solo per la bellezza ma perché ho mostrato la mia parte interiore.
Ma è un concorso di bellezza, non rischi di essere politicamente corretta?
Penso chela vincitrice di questo concorso possa essere il simbolo dell’Italia non solo a livello estetico ma anche come donna che rappresenta il Paese dal punto di vista culturale e intellettuale
Che cosa pensi della scelta della patron Patrizia Mirigliani di non far partecipare le trans al concorso?
Se una persona si sente donna anche se non è nata geneticamente così, non ci vedo niente di male. Però io rappresento Miss Italia e quindi non voglio andare contro le regole del Concorso: le rispetto e rispetto il pensiero di Patrizia. Stiamo parlando di un concorso storico che esiste da 84 anni con determinate regole, sarebbe un peccato eliminare quella che è una tradizione ormai lunghissima.
Hai detto che la musica è la tua grande passione?
La mia più grande passione è quella di comporre musica mia. Per me sarebbe davvero fantastico entrare in questo mondo, non mi interessa la fama, non mi interessa il successo, mi interessa fare per tutta la vita la cosa che mi rende felice.
Qual è il repertorio che ti piacerebbe fare?
L’indie, che usa parole comuni per spiegare concetti più profondi Dal punto di vista del testo e musicalmente mi trovo una ragazza molto malinconica, mi piace utilizzare la musica come arma di sfogo, i miei testi molto spesso parlano di me e parlano dei miei pensieri, forse anche un po’ tristi a volte.
Spieghi a noi boomer come si usano i social?
E’ un po difficile perchè devo trovare il modo giusto per rivolgermi a un boomer e fare in modo che lui capisca quello che dico. (ride) Parlo di Instagram perché Facebook di base è già un social da boomer, quindi non ti saprei dire come utilizzarlo. Per quanto riguarda le storie, se vuoi scrivere “Oggi è una bellissima giornata” e metti una canzone semplicemente perché si intitola “è una bellissima giornata” oppure metti la foto di un sole allora sei un boomer. Niente hashtag, niente affermazioni con punti esclamativi e niente profili con foto in primo piano in cui si sorride. E niente emoji: quelle mai!
E un uomo come ti conquista?
Sono una ragazza all’antica. Trovo molto piu romantico un mazzo di fiori o suonare una canzone sotto la finestra che scrivere frasette nei messaggi privati sui social.
Ma una serenata te l’hanno mai fatta?
Purtroppo no.
Allora dammi il tuo indirizzo.
(non me l’ha dato, troppo boomer per lei!)