Il sindaco Fioravanti: “Difesa del patrimonio culturale in questo gioiello nel cuore d’Italia”
Arte e cultura, architettura ed enogastronomia fanno di Ascoli Piceno uno scrigno di storia millenaria, dall’epoca romana a quella barocca, la città offre uno scenario architettonico di grande fascino in cui si respira un’atmosfera carica di sensazioni e suggestioni diverse. Città dalle diverse anime in cui la commistione di epoche e di culture ha dato vita a un centro storico il cui patrimonio artistico è noto in tutto il mondo. La città delle Cento Torri racconta la sua identità dalle antiche vie romane alle piazze rinascimentali con i suoi preziosi edifici: Piazza dell’Arengo o Piazza Arringo, così chiamata dalle adunanze popolari che vi si tenevano, fin dalle origini della vita politica della città, sotto un olmo, ancora oggi centro civile e religioso di Ascoli, segnata dalla presenza della Cattedrale, dei palazzi dell’Episcopio e del Palazzo Comunale, della Pinacoteca Civica, che espone capolavori di Tiziano, Cola dell’Amatrice, Guido Reni, Pellizza da Volpedo e Crivelli, quest’ultimo visse fino alla morte nel territorio piceno e fu l’ideatore di una pittura inconfondibile per la grande espressività delle sue figure religiose.
Visitando il cuore medievale della città, dal Museo Archeologico con i reperti che spaziano dal periodo piceno a quello romano al Museo dell’Alto Medioevo, presso il Forte Malatesta progettato dal Sangallo, dal Palazzo dei Capitani con la collezione Cavallini Sgarbi, ai teatri storici, il Teatro Ventidio Basso e il Teatro dei Filarmonici, Ascoli Piceno è una città tutta da vivere: immancabile un aperitivo sotto i portici o una anisette nello storico Caffè Meletti dall’atmosfera liberty, magari assaggiando le irresistibili olive ripiene, capolavoro della gastronomia ascolana.
Gli abitanti di Ascoli discendono dal popolo guerriero dei Piceni, uno dei più antichi del centro Italia e grazie al loro spirito combattente non si sono arresi né dinanzi al terremoto né al lockdown imposto con la pandemia ma, al contrario, hanno dimostrato di essere una città consapevole della propria identità e capace di vivere pienamente la complessità del presente: “Siamo felici che Ascoli Piceno faccia parte del circuito di CulturaIdentità – spiega Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno – perché il compito della nostra Amministrazione Comunale è quello di promuovere e valorizzare giorno dopo giorno, e sempre di più, il patrimonio artistico, culturale, storico, architettonico, paesaggistico ed enogastronomico della nostra città. Ascoli rappresenta uno straordinario gioiello nel cuore dell’Italia, motore pulsante di un Paese di cui custodisce il vero spirito e la più autentica identità. E la nostra volontà è quella di proteggere e tutelare sempre più tale patrimonio: seguendo un percorso amministrativo che guardi alla difesa dell’ambiente e alla valorizzazione del green, favorendo e incentivando il ripopolamento dei borghi dell’entroterra e delle aree interne dell’Appennino. Tutelando i più giovani, che rappresentano il futuro della nostra società, ma anche i più anziani, che conservano memorie e tradizioni di ciò che è stato e deve essere tramandato. In questa ottica rientra il progetto di Ascoli Città Metromontana, una città che sia cioè in grado di guardare oltre i confini territoriali, coinvolgendo tutti i limitrofi Comuni, dall’entroterra alla vallata, in un sinergico processo di rilancio, crescita e sviluppo sociale, turistico ed economico dell’intera area. Un percorso che è stato portato avanti anche con la candidatura di Ascoli Piceno a Capitale Italiana della Cultura 2024: un altro ambizioso percorso che ha visto il coinvolgimento di tutti i Comuni della provincia, nonché enti, istituzioni, associazioni culturali, soggetti pubblici e privati e quanti hanno voluto fornire il loro appoggio”.