Crociere in sicurezza uguali in tutti i porti italiani

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Non avevo mai fatto un tampone prima, ma l’opportunità di salire a bordo della nave ammiraglia di Costa Crociere, che scalava il Porto della Spezia, mi ha fatto pensare: che sarà mai? L’appuntamento era per le 12 e 15, presso la stazione marittima, dove ad attendermi ci sarebbe stato il personale incaricato di seguire l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri. Una data importante quella di venerdì 7 maggio, a segnare la settimana in cui, una delle più prestigiose compagnie di crociera del mondo aveva ripreso la sua attività portando passeggeri da un porto all’altro del nostro Paese. Mi hanno fatto accomodare e alla mia domande se il dolore provato per effettuare il tampone di controllo per l’accesso a bordo, fosse stato maggiore dell’iniezione fatta sul petto durante la leva militare, mi hanno risposto con mio sommo stupore: sì ! “Bene. Allora comincio a svenire.” Ho risposto con un po’ di apprensione stampata in volto. Ovviamente, grazie a una manualità tanto sensibile quanto esperta, non mi sono neppure accorto di questa prova a cui tutti i passeggeri si sottoponevano prima della crociera e, ogni due giorni, durante la loro vacanza. Superati i controlli sanitari ho potuto presentarmi allo scalandrone per salire a bordo dove mi attendevano ulteriori verifiche, mentre altri passeggeri, 1.300 in tutto rispetto a una capienza di oltre 6.000, scendevano dalla nave per salire a bordo di un pullman praticamente blindato. Il tutto per garantire la sicurezza necessaria per la prosecuzione senza intoppi della settimana che stava per terminare con l’arrivo, il giorno successivo, nel porto di Savona. Costa Smeralda è una nave innovativa, per dare idea di cosa sia è bene dire che è lunga quasi 350 metri, larga oltre 40, ha 19 ponti, 11 ristoranti, ognuno dotato di un sistema di igienizzazione forzata delle mani dei suoi avventori, e oltre 1.500 persone di equipaggio; è alimentata con gas naturale liquefatto per rendere più ecologico il suo andare per mare. La nave, nel segno di affermazione della propria identità italiana, anche nel contesto internazionale dei suoi viaggi e dei suoi passeggeri, ospita una rara esposizione di pezzi di Design italiano, chiaro riferimento della tradizione del nostro pensiero creativo, tali da fare invidia a qualsiasi museo. Ma al di là di cifre e numeri, Smeralda rappresenta, insieme a tutte le navi Costa e a quelle delle altre società italiane, l’eccellenza nei mari e negli oceani, del nostro Paese. Un’economia vera del turismo, che come quella alberghiera, si è fermata per oltre un anno a causa del Covid 19 e che ora attende istruzioni precise per ripartire in sicurezza. Non è possibile, per esempio, che in ogni porto italiano la Sanità Marittima operi in totale autonomia, in maniera diversa e, alle volte, in contraddizione tra l’una e l’altra. In mare, dove gli standard di sicurezza devono essere eccezionalmente elevati, non si può procedere a tentoni, le regole, per poter essere rispettate, devono essere chiare. Solo così è possibile tornare a creare economia, sostenuta dai grandi investimenti, che la nostra Italia ha saputo attrarre grazie alle sue bellezze paesaggistiche, alle nostre coste meravigliose e alla nostra cultura. Ricordiamoci quindi che, se è vero che ogni nave è fatta per navigare, ha bisogno anche di porti sicuri dove approdare.

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