La Vie En Blanc Atelier, il motore italiano dell’alta moda

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La Vie En Blanc Atelier - Ph. Lighthouse Studio

L’identità di un Paese si evince da molteplici e multiformi elementi culturali. Tra questi, la moda è indubbiamente tra i principali veicoli di cultura sociale. Il filosofo e sociologo George Simmel, nel suo studio sulla moda come fenomeno sociale omnicomprensivo, aveva giustamente evidenziato come “nelle società ‘civilizzate’, caratterizzate dalla presenza di numerosi gruppi sociali e quindi da una struttura sociale più complessa e articolata, il desiderio per esprimere la propria individualità viene incoraggiato dalla società stessa.”

Se Simmel ha avuto il grande merito di studiare in modo scientifico un tema troppo spesso relegato alla sfera della superficialità, alcuni brillanti imprenditori italiani hanno saputo fare del nostro Paese la culla dell’Alta Moda, dove la vera sartorialità e l’artigianalità divengono simbolo di eccellenza universalmente riconosciuta e di identità sociale. Coloro che sono capaci di realizzare la perfetta fusione tra sapienza stilistica e capacità imprenditoriale, assurgono oggi a simbolo dell’Italia che lavora e produce lavoro, l’Italia che produce arte e bellezza, l’Italia che le restrizioni hanno piegato ma non spezzato.

La Vie En Blanc Atelier, storica Maison del quartiere Prati, nella zona nord di Roma, è riuscita in questo intento: mantenere altissimo il livello della tradizione sartoriale e, contestualmente, guardare al futuro, attraverso gli occhi della giovane imprenditrice e titolare della Maison: Giorgia Albanese.

Giorgia, infatti, quarta generazione di donne della moda, ha saputo coniugare in modo eccellente la storia di alta sartorialità della famiglia, derivante da un’antica tradizione tramandata dalla nonna materna e dalla madre Daniela di Francesco – fashion designer, che vanta una lunga esperienza nel settore dell’Alta Moda – con la velocità del XXI secolo, realizzando, in un perfetto dualismo, capolavori sartoriali al servizio delle future spose.

Abiti nati da una filiera completamente made in Italy, disegnati su progetti unici, personalizzati e realizzati artigianalmente, armonizzando raffinatezza e qualità. Tradizione, modernità, creatività ed artigianalità sono le parole chiave di questa Maison che, nel 2020, in pieno lockdown, ha avuto la lungimiranza di dare vita ad un atelier virtuale che ha consentito di realizzare il processo di lavorazione ed arrivare alla prima prova dell’abito con il campione personalizzato già realizzato anche senza la sposa in presenza.

Selezionate per due anni consecutivi dalla Luiss come docenti esterne per il Master alla Business School, Giorgia Albanese e Daniela Di Francesco, raccontano oggi una storia di imprenditrici che fanno della dedizione e passione per il lavoro una missione di vita e contribuiscono a scrivere le pagine della rinascita italiana post Covid, dell’Italia che deve ripartire, anche e soprattutto dalla sua grande tradizione dell’Alta Moda, risorsa tutta italiana alla quale deve essere riconosciuto un ruolo di primaria importanza nel panorama politico e sociale.

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