Sono già novantrè i Comuni che hanno aderito

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Novantatrè comuni hanno aderito alla Rete delle Città Identitarie con il suo Manifesto (che ha tra i firmatari, oltre al fondatore di CulturaIdentità Edoardo Sylos Labini, Vittorio Sgarbi, Marcello Veneziani, Alessandro Meluzzi, Diego Fusaro, Francesca Barbi Marinetti, Federico Mollicone e tanti altri), il progetto culturale battezzato nell’ottobre 2020 nello splendido borgo di Civita di Bagnoregio che aggrega tutti quei comuni italiani che vogliono raccontare al mondo, nell’epoca della globalizzazione, la loro straordinaria diversità. Come ha scritto Emanuele Ricucci, “Abbiamo parlato della loro vita, delle loro pulsazioni, abbiamo raccontato la loro storia, i loro eventi, e tratteggiato la loro essenza, che taglia il tempo; abbiamo dipinto il volto delle genti e lo abbiamo poi, col nostro mensile, portato a tutti. Casa per casa. Promuovendo. La Bellezza diventa ricchezza”. Da quel mese di ottobre le Città Identitarie che hanno aderito e aderiscono a CulturaIdentità sono decine e decine in tutta Italia. “La bellezza dei nostri borghi non ha eguali nel mondo”, dice Vittorio Sgarbi, “difendere e promuovere le tradizioni e la cultura delle nostre città è una battaglia che unisce tutti gli italiani” aggiunge Sylos Labini. Perché, come recita il Manifesto delle Città Identitarie, IDENTITA’, BENI CULTURALI, RIPOPOLAMENTO, MOBILITA’, ARIA, CIBO, BANDA LARGA, IMPRESA, RICOSTRUZIONE, non sono solo parole ma soprattutto valori, che ridisegnano un nuovo immaginario simbolico e le radici più profonde nelle quali stringerci alla terra del nostro essere italiani.

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