Sui passi della violenza: forme e colori per le vittime di tutte le violenze

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Dal Pirellone parte la mostra itinerante a cura di UNAVI. Associazione Nazionale Vittime

14 come le stazioni della via Crucis: sono le 14 opere d’arte che l’artista visivo Sergio Brambillasca ha realizzato per UNAVI. Associazione Nazionale Vittime, visibili a Milano nella Sala Gonfalone della Regione Lombardia del Grattacielo Pirelli. Sui passi della violenza è la mostra inaugurata martedì scorso alla presenza di istituzioni regionali, giornalisti, vittime e familiari delle vittime e componenti del direttivo di UNAVI e sarà visitabile fino al 20 maggio (ingresso gratuito). Durante l’inaugurazione il dibattito moderato dal vicedirettore del Giornale Francesco Maria Del Vigo con relatori (tra gli altri) Paola Radaelli Presidente UNAVI, Sergio Brambillasca, Luca Ward (testimonial UNAVI), Alessandro Continiello (avvocato e vicepresidente dell’associazione) e Paola Carella, giornalista e coordinatore nazionale, ha sottolineato l’obiettivo di questo progetto culturale, cioè scuotere le coscienze per contrastare il fenomeno della violenza che al giorno d’oggi si esercita su tutti i livelli, “perché ciò che è accaduto a ogni vittima, può accadere a ognuno di noi”. L’arte visiva può dunque aiutare a percepire i sentimenti delle vittime e dei loro famigliari, così da creare un percorso utile a comprendere che proprio a partire dall’educazione culturale si può vivere in un mondo migliore.

Le opere di Sergio Brambillasca raffigurano “eventi violenti noti alla cronaca”, dalla legittima difesa alla violenza di genere, dal femminicidio al bullismo e cyberbullismo fino al tema scarsamente affrontato ma non così infrequente della violenza sugli uomini (nello specifico, questi i temi trattati: strage al Tribunale di Milano, strage del Ponte Morandi, legittima difesa, violenza di genere, orfani di femminicidio, rapina in casa, cyberbullismo / bullismo, violenza sugli uomini, delitti efferati). Ogni opera d’arte è accompagnata da versi inediti scritti da componenti dell’Associazione Nazionale Vittime come Paola Radaelli e personaggi pubblici come Luca Ward. I 14 quadri di Brambillasca diventano così (anche) un mezzo  per vedere e sentire, nei cromatismi e nelle forme, il cuore delle vittime di reati violenti e dei loro familiari. Dice Paola Radaelli: «Abbiamo lavorato su questo progetto unendo arte e cultura per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia dei reati violenti intenzionali. Abbiamo incontrato sul nostro cammino l’artista Sergio Brambillasca, che ci ha aiutato a concretizzare questo progetto con opere che rappresentano il dolore, la sofferenza e soprattutto la necessità di non dimenticare. Ci piacerebbe portare questa mostra anche nelle scuole, perché pensiamo che la cultura sia la base dell’educazione. A livello legislativo chiediamo l’istituzione della figura del garante nazionale delle vittime (se esiste il garante dei detenuti, perché invece manca questa figura per le vittime di reati violenti? ) e inoltre chiediamo ad alta voce che i costi del sostegno psicologico alle vittime e ai loro cari siano a carico della sanità nazionale». Sui passi della violenza è una mostra itinerante: da Milano attraverserà tutta la Penisola, tra comuni, regioni e fondazioni, per concludersi a Roma a novembre in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza.

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