Il direttore di CulturaIdentità Edoardo Sylos Labini ha presenziato all’inaugurazione a Ventimiglia – Città Identitaria – di una panchina in memoria di Oriana Fallaci. L’iniziativa, promossa dall‘associazione no-profit “Terre di Ponente”, ha visto la partecipazione anche del sindaco del comune più occidentale della Riviera dei Fiori, Flavio Di Muro, del senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino e di Paola Radaelli, vicepresidente dell’associazione CulturaIdentità e anima dell’UNAVI.
“Una grande donna libera, Oriana Fallaci. Le sue parole oggi risuonano più attuali che mai nel rispetto e nella difesa della nostra identità culturale” ha detto Sylos Labini, ricordando la giornalista fiorentina, che per tutta la vita espresse sempre posizioni nettissime, spesso controcorrente e sempre accompagnate da asprissime polemiche.
Sylos Labini ha salutato l’adesione di Ventimiglia alla rete delle Città Identitarie: “La vostra città ha tantissima storia oltre che la bellezza della posizione che la benedice. Di qui passò Gneo Giulio Agricola, conquistatore della Britannia a suocero di Tacito, che ricostruì la città. Né si può dimenticare che Emilio Salgari si ispirò a un nobile di Ventimiglia per la celeberrima figura del suo Corsaro Nero”.
L’intitolazione della panchina, in in piazza Ettore e Marco Bassi, è stata promossa dall’associazione Terra di Ponente in collaborazione con il Comune di Ventimiglia e la Fondazione Città Identitarie. «Quando ci siamo presentati abbiamo parlato di cultura, identità territoriale, eventi che potevamo fare e in tutto ciò abbiamo deciso di dedicare qualcosa a una donna libera, tenace e controversa, un personaggio sempre attuale, nonostante sia mancata tanti anni fa, per via di tematiche come l’aborto, l’immigrazione e la politica – ha detto Tito Giro, presidente di Terre di Ponente –. Quindi ci è parso opportuno dedicarle una panchina, donata dal Comune».
Alla cerimonia ha fatto seguito una conferenza presso la sala convegni di Sant’Agostino, animata da Edoardo Sylos Labini, con l’intervento di Diego Marangon di Liber Theatrum, e impreziosita dai contributi video di monsignor Fisichella e di Vittorio Feltri.
L’associazione Terre di Ponente ha aderito alla rete delle Città Identitarie, condividendone la visione: “Siamo una associazione di promozione di Ventimiglia e di tutto il comprensorio intemelio. Abbiamo, perciò, aderito a questa fondazione che ogni anno effettua un festival, che quest’anno sarà nel centro sud d’Italia, con ha al centro la cultura e i contributi di registi, attori, giornalisti. Speriamo di riuscire in futuro a fare qualcosa di simile per il comprensorio intemelio mettendo in evidenza radici e tradizioni di dove viviamo. Amiamo Ventimiglia e speriamo di avere successo” ha concluso il presidente Tito Giro.