8 settembre 1943: ecco cosa accadde veramente quel giorno

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Sono trascorsi ottanta anni precisi, ma la verità su cosa successe l’8 settembre del 1943 è sempre stata coperta da una coltre di nebbia, da cui sono emerse mezze verità utili a costruire una bugia intera. A provare a fare chiarezza sui fatti che hanno contraddistinto l’armistizio italiano, che ci ha reso ignobili agli occhi di chi era nostro alleato fino al giorno precedente, e poi ha occupato l’Italia fino alla sua liberazione, ci ha pensato Paolo Ghibaudo.

Con strenua ricerca, incrociando fonti e documentazioni, durata oltre quattro anni di lavoro, il ricercatore ligure ha scandagliato atto per atto, quella che è stata definita come l’umiliazione subita nel momento più tragico della nostra storia, al punto che ancora oggi è difficile parlare in termini obiettivi dell’ 8 settembre. Come sappiamo tutto è accaduto in pochi giorni, dalla fine di agosto alla metà del mese di settembre dell’anno 1943, ma i fatti avvenuti e quelli taciuti, meritano, non solo per gli appassionati di storia contemporanea, ma per ogni cittadino che vuole assaporare il gusto della verità, l’approfondimento compiuto dall’autore di “8 settembre. I segreti svelati – Indagine sui giorni che hanno cambiato l’Italia”.

Scopriremo così quanto sia stata inspiegabile e scellerata la scelta compiuta da parte del re Vittorio Emanuele III e di Badoglio di condurre al dissolvimento del Regio Esercito, conducendo allo sbando, poi alla cattura, deportazione e infine morte, migliaia di soldati italiani. I tedeschi, sia pure in netta inferiorità numerica, riuscirono a catturare più di un milione di militari italiani, di cui 650.000 tra essi deportati in Germania, tra i quali oltre 50.000 morirono nei campi di concentramento prima della fine della Seconda Guerra Mondiale. Dalle 19 e 42 di mercoledì 8 settembre 1943, in cui fu di pubblico dominio attraverso annuncio radiofonico la decisione assunta dall’Italia, indagando anche le ore che lo precedettero, Paolo Ghibaudo, ci riporta ai fatti accaduti e documentati con dovizia di particolari precedentemente sfuggiti a chi si è cimentato su questo appassionante tema. E a chi eventualmente si chiedesse quanto sia importante compiere una nuova analisi volta alla ricerca della verità dei fatti, la risposta è presto data: lo meritano i morti, militari e civili la cui memoria è finita nell’oblio della storia raccontata troppo spesso per affrancare dalle proprie responsabilità chi l’ha sfangata.

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2 Commenti

  1. Per capire un po’ come mai un Hitler o un Mussolini avevano fatto allegramente guerra anche ad u.s.a. e Russia, si consideri che sino agli anni ’50 nessuno sapeva nulla di quelle 2 superpotenze. Si pensava fossero delle Nazioni rozze, povere ed arretrate.

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