“Un bacio può essere di vero amore solo se una persona sa che sta succedendo. Cosa insegniamo ai nostri figli?”. Così il San Francisco Gate. Oddio e che è successo? A Disneyland erano tutti contenti che stessero riaprendo tutto dopo il lockdown in barba alla Ursula Von Der Pippen della scassatissima UE ma la gioia è durata un attimo, giusto il tempo di prendere di mira Biancaneve dopo Dumbo, anzi il Principe Azzurro dopo Dumbo. Sul parco giochi Snow White’s Scary Adventure si è abbattuto l’anatema delle préfiche dal ditino alzato: il bacio che il Principe dà a Biancaneve per risvegliarla dall’incantesimo è inopportuno perché non consensuale. Le due giornaliste Katie Dowd e Julie Tremaine dicono anzi scrivono che il Principe Azzurro strappa letteralmente il bacio a Biancaneve, svenuta e quindi incapace di dare il consenso. Finché si dice che Dumbo è razzista ci vien da ridere, ma adesso i radical chic di San Francisco (toh! proprio il brodo di coltura che l’immenso Tom Wolfe inquadrò nell’ormai celeberrimo “politically correct”) stanno diventando il classico precedente: vuoi che non trovino anche in Italia qualche volenteroso pasdaran che vorrà sbianchettare, chessò, Il bacio di Hayez? Lui le cinge il mento con la mano, non la starà obbligando? E intanto che dirà la Disney? Si calerà le brache come fanno tutti i colossi e aziende attenzionati dai talebani del politicamente corretto per non avere guai? Obbligherà il Principe Azzurro e Biancaneve a esibire l’autocertificazione?