Il rito di Siracusa si compie ogni anno: le tragedie al Teatro Greco

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L’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa fa i conti con il proprio glorioso passato. Il prossimo 16 aprile sarà il suo 110° compleanno e in questo periodo si riaccende, pronto ad ospitare un nuovo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco. Tutta Siracusa è coinvolta. Non c’è un abitante della città siciliana che non abbia un ricordo, un rapporto affettuoso con quelle antiche pietre e con quegli spettacoli. Tutti sanno di occupare un posto speciale sulla scena teatrale e culturale mondiale.

È sempre un grande successo di pubblico e di critica, con importanti ricadute positive sul turismo, sull’immagine della Sicilia: Dramma Antico sì, ma capace ogni volta di saper coniugare modernità e tradizione, classicità e sperimentazione in una suggestiva fusione di linguaggi sempre diversi. Memorabile a tal proposito un’edizione delle Coefore nel 1996 con la regia di Giorgio Pressburger con Anna Buonaiuto, Ennio Fantastichini, Ivana Monti. Un disco volante di enormi proporzioni, ideato e creato dallo scenografo Enrico Job atterrò sulle pietre antiche in un racconto distopico e affascinante, scaraventando sulla scena delle sfrenate Coefore vestite in chiave punk. Il ruolo dell’Inda è centrale, sia sul piano creativo degli spettacoli, sia perché mette sempre il territorio al centro delle sue ricerche e attenzioni. Un sistema economico e culturale muove Siracusa attorno agli spettacoli e vederli è una magia che si ripete ogni primavera. Perché l’ INDA è sempre feconda? Perché non si ferma alla museificazione dei testi, ma ad ogni ciclo di spettacoli si gioca, si reinventa con la variazione, il tradimento, la trasmissione della Tradizione. Consegnare a un nuovo pubblico testi millenari attraverso il corpo e la voce degli attori per mezzo di un’idea registica. Un Teatro della memoria ma non del ricordo dei tempi che furono. Un Teatro vivo!

A questo proposito merita di essere citata la Scuola di Teatro Classico Giusto Monaco (ADDA). Qui, tanti giovani, ragazze e ragazzi, selezionati in più parti d’Italia, dopo un biennio di studio e lavoro pratico assieme a tanti e diversi Maestri della Scena, coordinati dalla sapiente esperienza del regista e pedagogo Mauro Avogadro, si ritrovano ogni anno allo storico debutto negli spettacoli classici. Invaderanno Ortigia con la loro gioiosa energia il Teatro Greco in una straordinaria festa del talento. Un augurio sincero per quei ruoli (grandi o piccoli non importa) che dovranno affrontare. Siracusa dimostra ancora una volta di essere un polo di produzione autosufficiente e di saper leggere attraverso l’istituto del Dramma Antico un bagaglio culturale e spettacolare unico al mondo. In questo facciamo i migliori auguri al Consigliere Delegato, la prof.ssa Marina Valensise e a tutti i registi, gli attori, le maestranze impegnati tutti nell’umile lavoro quotidiano (quanta fatica e quanto lavoro per preparare gli spettacoli). L’INDA è baluardo di occupazione e legalità in un territorio meraviglioso che è Storia e Cultura certo, ma anche disoccupazione giovanile, e torna come ogni anno a partecipare al rilancio della vita e dell’orgoglio dell’isola siciliana. Quanta strada è stata fatta da quel lontano 1914, con la prima rappresentazione eschilea. Coscienza collettiva ormai, monumento il Teatro, che ogni anno si rinnova, si riaccende, per diventare sempre di più contemporaneo. Lunga vita all’INDA di Siracusa.

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