Basta con il calcio globalizzato, torniamo al calcio romantico

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Premesse metodologiche:
-Sono visceralmente romanista;
-Preferisco un laziale di destra ad uno di sinistra di qualsiasi altra squadra;
-“Gufo” la Lazio, ma la preferisco ai capitali multinazionali del globo terracqueo;
Detto ciò (vale per tutti gli attori del calcio finanziario moderno): giù le mani dai sogni dei bambini! Coi bambini non si scherza!
Dietro ad una partita di calcio, dietro ad un gol segnato, dietro ad una maglia lanciata al pubblico, dietro ad una vittoria, ad una sconfitta c’è un bambino che gioisce o che si rattrista, c’è un bambino che si emoziona, c’è un bambino che sogna…
Forse di bambini così ce ne sono sempre meno e magari passeggiando d’estate per la battigia è più facile che ti capiti addosso uno smartphone che un pallone…però ancora ci sono.
Voi presidenti, direttori sportivi, calciatori, voi che vendete quelle che si chiamavano bandiere, voi che andate a giocare in Giappone, manco foste Holly e Benji, voi che fate o non fate giocare i giocatori solo per incidere sul loro valore di mercato, voi che fate gli istant team per poi fallire, voi che preferite perdere le partite perchè l’altra manifestazione rende economicamente di più.
Attenti!
Non si gioca con le emozioni dei bambini, non si rubano i sogni per interesse economico, il bambino può anche piangere se la sua squadra perde e voi non avete ne’ il diritto ne’ il potere di farlo!
I bambini di una volta sognavano soprattutto durante il calcio d’agosto, quando fremevi per il colpo di mercato proveniente dall’estero che diventava uno dei due o tre stranieri consentiti per squadra. Ora le squadre si sono globalizzate per far girare marchi di mercato e siccome le società calcistiche sono fior fior di aziende multinazionali bene farebbe questo governo ad intervenire sull’UEFA per porre il limite minimo di cinque, sei italiani in campo “…che poi vinci caso mai i mondiali…” direbbe Ligabue.
Attenti!
Perchè quando tifiamo siamo tutti bambini e prima o poi il giuoco potrebbe rompersi.

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