Grazie alle iniziative dell’Agenzia di Sviluppo è in atto una nuova rinascita
L’Italia è una terra fantastica, fatta di piccoli borghi e città ricche di storia. Alcune però, sembrano proprio incarnare con mattoni, stucchi e campanili ciò che siamo. Un’anima profonda che racconta delle prime popolazioni liguri e celtiche che scelsero un tratto della riva del Po, o dei legionari romani che vi costruirono un municipium. O ancora di cittadelle fortificate e assedi per successioni dinastiche. Casale Monferrato è questo. Una città che nel suo passato ha l’essenza della storia e della cultura d’Europa, posta nel bel mezzo del territorio patrimonio Unesco “Langhe-Roero e Monferrato” famoso per i suoi ottimi vini e le su dolci colline coltivate a vite. I primi a stabilirsi nell’area furono appunto i Liguri, seguiti dai celti che vi fondarono un insediamento prima dell’arrivo delle legioni e della nascita dell’antica Vardacate. Il nome di Casale appare invece nel 988 in un documento dell’archivio capitolare, poi tra i centri della marca del Monferrato. Ed è in questo periodo che sorse uno dei luoghi forse più stupefacenti della città: il Duomo di Sant’Evasio. Un’imponente cattedrale in stile romanico-lombardo con volte affrescate come una splendida notte stellata.
Secondo la Passio, opera che descrive le vicende e il martirio di sant’Evasio, la fondazione della chiesa risalirebbe all’VIII secolo d.C. ad opera del re longobardo Liutprando, anche se le prime notizie certe dell’esistenza della chiesa sono documentate in un atto di donazione del 974 e in atti successivi risalenti all’XI secolo. A costruire la cittadella fortificata furono invece in epoche diverse i signori della città, dai Paleologi, ai Gonzaga, agli Spagnoli di Milano, ed infine ai Francesi di Luigi XIV, che contribuirono con spese spaventose alla creazione, al rafforzamento, all’ingrandimento di una struttura che divenne tra le più note in Europa durante secoli burrascosi. Il passato, però, non è nulla senza un futuro. Così come il patrimonio artistico e culturale non trova linfa senza un mondo dinamico che faccia circolare soldi, idee, ingegno. Ed è così che grazie all’impulso della nuova amministrazione cittadina (in carica dal 2019) è nato un progetto per la creazione di una grande Agenzia di Sviluppo, unica nel suo genere in Piemonte, con manager che valorizzeranno le aree della città di Casale e dei privati a favore della aziende nei settori traino come logistica, cemento, packaging, rotative per la stampa e “freddo”, di cui Casale è da sempre la capitale, con il primato sulla prima cella frigo commerciale europea. Cultura, storia e lavoro, insomma: un patrimonio a 360 gradi che rifiutando il livellamento verso il basso, vuole invece essere eccellenza. Perché è dalle crisi che le forze sane fanno nascere le rivoluzioni e le rinascite. E Casale Monferrato, forte di cosa è, sembra sapere cosa vuole diventare.