Federico Mollicone: “Un museo per le vittime del terrorismo”

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Il caso Moro non è chiuso. Come non lo sono le pagine del terrorismo, del Dopoguerra e di tutto il Novecento, pagine strappate per un uso selettivo della memoria e la secretazione di documenti importanti delle commissioni d’inchiesta, con vuoti e omissis nella storia repubblicana (in particolare nel caso Moro) che non hanno permesso di arrivare a una verità oggettiva. Tutto ciò ha ispirato iniziativa della conferenza L’affaire Moro – dal Lodo Moro alla commissione di inchiesta Moro 2 presso la Camera dei Deputati alla presenza di Federico Mollicone (deputato, intergruppo “La Verità oltre il Segreto!”, componente della Commissione cultura, scienza, istruzione della Camera), Giuseppe Fioroni (già presidente della commissione di inchiesta Moro 2), Gianni Marilotti (presidente commissione Archivi del Senato della Repubblica) e altri illustri relatori del mondo del giornalismo, della politica e della cultura. In particolare Federico Mollicone ha proposto l’istituzione di una commissione d’inchiesta “sui generis”, che oltre ai compiti delle commissioni d’inchiesta tradizionali si prefigga un preciso obiettivo storico e culturale: è infatti arrivato il momento di scrivere una relazione storica condivisa del Dopoguerra italiano e degli anni del terrorismo, mossa da quello stesso sentimento alto e nobile della commissione istituita dal Sudafrica dopo la guerra civile. Un’idea, questa di Mollicone, che si aggiunge alla sua seconda proposta traversale: realizzare un museo per le vittime del terrorismo e delle stragi, affinché si celebri una necessaria e non più rinviabile memoria comune affidata a un luogo che onori tutti i volti e tutte le storie di queste tragiche vite, affinché non tornino piu quei tempi bui.

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