25 novembre: Gabriele Lazzaro al cinema con “In nome di ogni donna”. Un cortometraggio dedicato a Giulia Cecchettin e alle vittime di violenza
“Decidiamo che cambiamo le cose.” Con queste parole, cariche di forza e determinazione, Daniela Giordano dà voce a una delle battaglie più urgenti del nostro tempo nel cortometraggio “In nome di ogni donna”, diretto da Gabriele Lazzaro. Non è solo un film: è un grido contro la violenza, un omaggio alla memoria di Giulia Cecchettin e un messaggio di speranza per tutte le donne vittime di abusi.

Prodotto da Sarabi Productions, fondata dalla storica giornalista del Tg5 Didi Leoni, il progetto si avvale di un cast di alto livello: Annamaria Malipiero, Daniela Giordano, Danilo Brugia e lo stesso Lazzaro. “Quando ho saputo della tragedia di Giulia, da filmmaker ho sentito il bisogno di fare qualcosa” dice il regista. “La violenza sulle donne è una responsabilità collettiva, una ferita culturale che va sanata.”. Rincara la dose Didi Leoni: “Noi donne dobbiamo ricordare a noi stesse il nostro valore, sempre. È l’unica strada per rompere le catene invisibili che ci imprigionano in relazioni distruttive.”
Tratto da storie vere
Il cortometraggio, ispirato a fatti reali, mette a nudo la complessità della violenza di genere, spesso nascosta dietro facciate perfette. Francesca (Annamaria Malipiero) è un’avvocato di successo, una donna forte e indipendente all’apparenza. Ma dietro la sua immagine pubblica, vive l’incubo di un marito violento (Danilo Brugia), un “mostro” che la manipola e distrugge.

L’incontro con Anna (Daniela Giordano), madre di una ragazza sopravvissuta a uno stupro, diventa per Francesca una svolta: una spinta a trasformare il dolore in azione, a denunciare, a riscoprirsi libera. È un percorso di rinascita che invita ogni spettatore a riflettere sulla necessità del cambiamento.