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Il Giorno del ricordo (celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata) è una data che per certi pseudo-intellettuali italiani è scomoda perché per loro la memoria è revisionismo solo quando ricorda pagine appunto scomode della loro storia. Ma la legge n. 92 del 30 marzo 2004 «la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale» è stata stabilita una solennità civile: civile, e non politica. Per la ricorrenza vi proponiamo alcuni articoli con cui CulturaIdentità si è occupata di questo evento drammatico e volutamente dimenticato da alcuni:
–Le Foibe e quelle giornate di dolore che non dobbiamo dimenticare mai
–“Una vita per Pola”, il primo romanzo a fumetti di Stefano Zecchi
–Vergarolla: la strage dimenticata che stroncò per sempre Pola italiana
–Le violenze di Tito e i “desaparecidos” italiani
-In ricordo di Norma: l’infamia delle foibe e dei comunisti titini
–La vergogna dei cattivi maestri alla Montanari
–Nino Benvenuti: “Le Foibe sono state cronaca ignorata”