In ricordo di Norma: l’infamia delle foibe e dei comunisti titini

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Oggi, purtroppo, in pochi conoscono la storia di Norma Cossetto (maggio 1920-ottobre 1943), studentessa italiana, istriana, torturata, assassinata e infoibata dalle milizie della Jugoslavia di Tito.

Norma, laureanda in Lettere all’Università di Padova, nell’estate del 1943 stava raccogliendo materiale per la sua tesi intitolata ‘’L’Istria Rossa’’, progetto che non riuscì mai a portare a termine poiché il 26 settembre dello stesso anno venne prelevata da un gruppo di partigiani titini e portata nella ex caserma dei Carabinieri di Visignano, dove le promisero libertà in cambio della collaborazione con il Movimento Popolare di Liberazione.

Dopo il netto rifiuto venne imprigionata e da questo momento iniziò la sua tortura, fu allontanata dal resto dell’edificio, legata nuda ad un tavolo e ripetutamente violentata da diciassette aguzzini che le recisero i seni e le conficcarono un legno nei genitali. Le sevizie finirono nella notte tra il 4 e 5 ottobre, quando insieme ad altri prigionieri, venne condotta con la forza fino a Villa Suriani e ancora viva fu gettata in una foiba [dal friulano foibe, che è il lat. fŏvea «fossa»] nelle vicinanze.

Si stima che almeno a 15.000 italiani capitò una sorte simile a quella di Norma e in quel periodo quasi 250.000 fratelli furono costretti all’esodo dalle ex province italiane della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.

Questo argomento per troppo tempo è passato in sordina, il muro del silenzio è diventato più sottile solo nel 2005, quando fu istituito in Italia il Giorno del Ricordo con ricorrenza ogni 10 Febbraio.

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La mancata informazione, però, vige ancora in primis nelle nostre istituzioni scolastiche, che dovrebbero avere un ruolo fondamentale nella creazione di una cittadinanza informata ed attiva, in grado di comprendere la storia nella sua interezza facendo sì che certi orrori non si possano ripetere in futuro e in secondo luogo anche in certi gruppi sociali fondati da pregiudiziali ideologiche.

Il rapporto tra etica e politica è sempre stato “teso”, ma dopo più di settant’anni è arrivato il momento di superare qualsivoglia divisione per restituire dignità con il ricordo di tutte le vittime massacrate con UNA SOLA COLPA, ESSERE ITALIANI.

Dal racconto di Licia Cossetto, sorella di Norma:
«Ancora adesso la notte ho gli incubi, al ricordo di come l’abbiamo trovata: mani legate dietro alla schiena, tutto aperto sul seno il golfino di lana tirolese comperatoci da papà la volta che ci aveva portate sulle Dolomiti, tutti i vestiti tirati sopra all’addome […] Solo il viso mi sembrava abbastanza sereno. Ho cercato di guardare se avesse dei colpi di arma da fuoco, ma non aveva niente; sono convinta che l’abbiano gettata giù ancora viva. Mentre stavo lì, cercando di ricomporla, una signora si è avvicinata e mi ha detto: “Signorina non le dico il mio nome, ma io quel pomeriggio, dalla mia casa che era vicina alla scuola, dalle imposte socchiuse, ho visto sua sorella legata ad un tavolo e delle belve abusare di lei; alla sera poi ho sentito anche i suoi lamenti: invocava la mamma e chiedeva acqua, ma non ho potuto fare niente, perché avevo paura anch’io”»

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16 Commenti

  1. “… per restituire dignità con il ricordo di tutte le vittime massacrate con UNA SOLA COLPA, ESSERE ITALIANI.”

    LA LORO UNICA COLPA È STATA DI NON ESSERE COMUNISTI.
    COMUNISTI ITALIANI E COMUNISTI TITINI ANDAVANO D’AMORE E D’ACCORDO.
    PER RESTITUIRE DIGNITÀ ALLE VITTIME DEL COMUNISMO (oltre 100.000.000) SERVIREBBE UNA LEGGE CONTRO L’APOLOGIA AL COMUNISMO

  2. Adesso ci dicano i soloni trinariciuti dell’Anpi se anche questa povera ragazza era una fascista da infoibare!!! Soltanto le SS hitleriane hanno commesso luridi crimini come quelli dei comunisti titini e italiani!!!!!!

  3. L’arte dei comunisti è odiare e calunniare i loro avversari politici. La cosa strabiliante è che oggi si chiamano “partito democratico”. Cosa avranno mai avuto di democratico, non si capisce. Loro sbandierano continuamente la “shoah”, ma cosa ne pensano dei cento milioni di morti a carico di Stalin, Lenin, Tito, Pol pot, Partigiani e compagnucci vari?

    • Gianni,sono d’accordo su tutto i morti per mano dei comunisti titini sono uguali a quelli dei nazi-fascisti.Però deve continuare e dir.ci cosa pensa dei crimini nazi-fascisti.Altrimente é lo stesso di un comunista che nega le foibe.

  4. Il decreto Scelba DEVE essere aggiornato e allargato. NO alla ricostituzione in qualsiasi forma del partito comunista. La sua ideologia non è meno nefasta di altri regimi condannati dalla Storia. La Memoria lo chiede, la Libertà lo chiede, l’Ordine lo chiede, la Giustizia lo chiede.

  5. Benissimo, tutto giusto…ma perché non raccontate anche tutto quello che hanno combinato i fascisti in Libia, Eritrea e altre terre invase? Oltre a stupri anche uccisioni di masse senza alcun motivo che l’informazione italiana e i libri di scuola cercano vergognosamente di censurare.

    • Verissimo tutto quello che dici. D’altronde chi per prima ha ucciso, invaso prepotentemente, commesso violenze sono stati proprio i fascisti italiani. Se poi i comunisti jugoslavi si sono presi una ripicca, se pur sbagliato commettere crimini, è anche comprensibile il loro stato d’animo, visto tutto quello che hanno dovuto subire anche dagli italiani.

      • Comprensibile stato d’animo? quindi per ripicca e stato d’animo si può rapire, violentare, torturare ed uccidere? quindi, a rigor di logica, se qualcuno rapisce, violenta, tortura ed uccide chi la pensa come voi è comprensibile, perché il suo stato d’animo lo giustifica… come sempre esiste solo la storia scritta da voi, quella degli altri è menzogna. Complimenti

  6. Il fatto poco noto ai più (ma non a me) non ha bisogno di alcun commento ed è talmente orrendo da poter esser paragonato ad analoghi crimini commessi dalle ss; d’altra parte i titini ammazzavano anche i compagni figurarsi quelli che compagni non erano. Ci insegna però che eravam0o e siamo nel giusto quando abbiamo deciso di non essere e di continuare a non essere comunisti e che i comunisti vanno sempre combattuti in tutto il mondo e in qualsivoglia forma si manifestino; questo per il bene dell’umanità

    • Ci insegna però che eravamo e siamo nel giusto quando abbiamo deciso di non essere e di continuare a non essere e che i fascisti vanno combattuti in tutto il mondo é in qualsivoglia forma si manifestano;questo per il bene dell’umanitá.

  7. I crimini dei i titini del 1945 sono gli stessl delle guerre jugoslave del dopo Tito. Centinaia di migliaia di morti, uomini, donne , bambini, fosse comuni a iosa , eccidi, violenze, stupri, torture. Boia come Milosevic, Mladic, Arkan, Karadzic, erano belve che assassinavano altri jugoslavi. Non c’era nemmeno un fascista italiano, nè le truppe di Roatta.

  8. Gli slavi parlavano di “pulizia etnica” già a metà dell’800, quando i fascisti non erano ancora nati e quei territori erano “in pace” sotto l’Austria.

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