L’Inimitabile d’Annunzio incanta Milano

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Colpisce e sorprende anche a Milano “Inimitabili”, lo spettacolo teatrale di Edoardo Sylos Labini e Angelo Crespi con le musiche del maestro Sergio Colicchio. Ieri sera al Teatro Manzoni tutto esaurito per un grande evento, per la produzione del Teatro della Toscana, alla presenza di numerose personalità di rilievo. In prima fila il presidente del Senato Ignazio La Russa (con i figli Geronimo e Lorenzo) applaude all’originalità e alla qualità del prodotto. È proprio quello a convincere di più il pubblico milanese, da sempre attento e molto critico: la natura documentaristica di Inimitabili è un valore inedito a teatro, dove mantiene ritmi vivaci e appassionanti. 

In platea, tra gli altri, anche l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso, il vice direttore di Rai Cultura Giuseppe Giannotti, il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, le senatrici Giusy Versace e Maria Stella Gelmini, l’on. Andrea Mascaretti, i cantanti Omar Pedrini, Rudy Smaila e Daniele Stefani, l’architetto Fabio Novembre, Arturo Artom, che a fine spettacolo ha organizzato un cenacolo dannunziano dove era presente Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera. 

Emozione per la presenza in sala del pronipote del Vate Federico d’Annunzio con la moglie, la pianista Giulia Mazzoni, premiato con una installazione di Marco Lodola raffigurante il bisnonno, raccontato finalmente nella sua natura di eroe moderno.

Edoardo Sylos Labini e Angelo Crespi con il pronipote del Vate, Federico d’Annunzio, il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso, il direttore del Manzoni Alessandro Arnone e l’imprenditore e mecenate Arturo Artom

Il d’Annunzio portavoce culturale delle idee del popolo, ironico e profondo conoscitore dei sentimenti patriottici, che emerge dal primo capitolo della trilogia di Inimitabili, raccoglie dunque lunghi applausi anche a Milano. Il progetto culturale tutto italiano convince, proponendosi una volta di più come una sintesi storica oggettiva e lontana dall’idea di voler mettere etichette politiche, e per questo più che mai adatto anche agli studenti. Anche Milano (con buona pace dei grandi assenti, come il sindaco Beppe Sala) applaude il rivoluzionario che con l’impresa libertaria di Fiume anziché distruggere l’amore per la patria (come sarebbe accaduto col ’68) lo seppe esaltare. Un Vate che non ha seguito il fascismo, ma che dal fascismo (e da altri) è stato seguito per il suo carattere rivoluzionario, patriottico e carismatico. Inimitabile.

Il secondo capitolo dello spettacolo a Milano, dedicato a Filippo Tommaso Marinetti, andrà in scena il 2 dicembre sempre al Manzoni, alla presenza della nipote del genio futurista e dell’artista Riva GLDF.

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