Le lenticchie, da “carne dei poveri” a smart food

0

Dipinte da grandi pittori e citate nella Bibbia sono legumi preziosi per la salute

La “carne dei poveri” venne iconograficamente consegnata alla storia dell’arte nel dipinto di Annibale Carracci (1584-1585) “Il Mangiafagioli”, realizzato fra il 1584 e il 1585. Perfino
la Bibbia la cita quando narra l’episodio di Esaù, dove il figlio di Isacco e Rebecca rinuncia alla figlia per un piatto di lenticchie: Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. Disse a Giacobbe: «Lasciami mangiare un po’ di questa minestra rossa, perché io sono sfinito». Per questo fu chiamato Edom. Giacobbe disse: «Vendimi subito la tua primogenitura». Rispose Esaù: «Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?». Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito». Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura (Genesi 25,24-49,33). La “carne dei poveri” è oggi considerata uno degli smart food del Nuovo Millennio: le lenticchie aiutano infatti a mantenere il giusto peso corporeo, aumentano il senso di sazietà e rappresentano un’alternativa vegetale alle proteine animali. Non solo: le lenticchie proteggono l’ambiente, perché richiedono minori risorse naturali per crescere in termini di consumo idrico, concimi e prodotti chimici e questo le rende un prodotto ecosostenibile: hanno un basso impatto sulle emissioni di gas serra e prevede un utilizzo ridotto di fertilizzanti. Del resto, nel 2016 la FAO inaugurò l’Anno Internazionale dei Legumi all’insegna dello slogan “I legumi: semi nutrienti per un futuro sostenibile” e dopo tre anni l’interesse verso questi antichi e preziosi alimenti è tutt’altro che scemato. Da carne dei poveri a smart food, i legumi sono infatti preziosi alleati per il mantenimento della salute, del peso forma ideale e più in generale per uno stile di vita più “green” a 360 gradi.