Terremoto in Marocco, squadre dei Vigili del Fuoco pronte a partire

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Gravissima scossa di terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter in Marocco, con epicentro a 70 chilometri a sudovest di Marrakech, ad una profondità di 18.5 chilometri. Le scosse sono state sentite principalmente dalla popolazione di Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca ma è stato percepito anche in Spagna e Portogallo.

Il bilancio delle vittime è ancora parziale ma finora se ne contano almeno 820. Più di 300, invece, sono i feriti per il momento curati negli ospedali cittadini al collasso. A essere colpita è stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime. Non si hanno per ora notizie di italiani coinvolti.

Intanto si sta mobilitando la macchina dei soccorritori e proprio il nostro Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che  “I nostri Vigili del Fuoco sono pronti a intervenire in qualsiasi momento in Marocco per dare supporto alle autorità locali. Come già avvenuto dopo eventi simili in passato – ad esempio in Turchia dove proprio agli italiani fu affidato il coordinamento delle unità USAR internazionali operanti sul campo – in caso pervenga richiesta di supporto dalle autorità dal governo marocchino, il Viminale invierà uomini e mezzi nell’ambito del sistema europeo della protezione civile”.

Gia nel febbraio 2023, squadre USAR Vigili del Fuoco sono state in Turchia per salvare le persone intrappolate nelle macerie e appunto fù affidato il coordinamento delle squadre USAR.  Ma chi sono gli USAR dei Vigili del Fuoco?

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Le squadre USAR del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco affrontano operazioni di soccorso in tali scenari con un adeguato livello di sicurezza e con metodologie altamente evolute concernenti soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di estricazione delle vittime. Queste operazioni devono essere particolarmente incisive, tempestive e celeri.

Intanto ci giungono notizie anche di ingenti danni al patrimonio storico-architettonico. Danneggiata anche parte delle storiche mura della città di Marrakesh. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte. El Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico ‘Café de France’.  A Marrakech in città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz.

Per questo esprimiamo profondo cordoglio alla popolazione marocchina, siamo pronti a dare il nostro supporto come sempre con l’invio di alte figure professionali e attrezzature specifiche legate al  soccorso e alla ricerca di eventuali dispersi.

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