Tra i libri di Sangiuliano, dal carteggio Arendt/Heidegger al “malpensante” Jemolo

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La settimana con la biblioteca del Ministro Sangiuliano riprende con i carteggi tra figure d’eccellenza della cultura novecentesca. Quella della corrispondenza epistolare è una via alternativa all’approfondimento dell’opera di un autore e spesso permette di scoprire lati inediti della sua produzione o di conoscere aspetti non del tutto analizzati delle sue relazioni.

E’ il caso di Hannah Arendt e Martin Heidegger, Lettere 1925-1975, che rende note le molte sfaccettature del rapporto che legava Hannah Arendt e Martin Heidegger. Otre al legame inusuale tra professore e allieva e a quello professionale che seguì, ben presto nacque un vincolo affettivo. Tra le maglie della conversazione quotidiana la la filosofia si intreccia con il loro amore fino a dar vita a una sovrapposizione particolarmente suggestiva tra il piano del sentimento e quello del pensiero filosofico

E di lettere in lettere passiamo a Raffaele La Capria con Tu, un secolo. Lettere, per una delle voci più influenti dell’Italia del Novecento, che rende omaggio alla letteratura e ai tanti amici, da Claudio Magris a Sandro Veronesi, da Emanuele Trevi a Silvio Perrella, passando per Pier Paolo Pasolini, Eugenio Montale, Elisabetta Rasy, Edoardo Albinati, Pietro Citati e tanti altri.

Letteratura come unica àncora di salvezza in un’epoca “senza maestri”, che ci porta a un altro libro consigliato dal Ministro: Il malpensante di Arturo Carlo Jemolo, come l’autore coniò per sé, testimone dell’Italia tormentata fra cultura e vita morale: e a proposito di maestri, Norberto Bobbio riconobbe in Jemolo un maestro.

Un lume cui volgere lo sguardo, come lo furono i Lumi del 700 per Gioacchino Volpe, che Sangiuliano propone al cittadino/lettore con la sue Pagine risorgimentali, una raccolta di saggi e articoli attinenti in vario modo al Risorgimento italiano, che esplicitano la simpatia del Volpe per le epoche illuminate, insieme ad un altissimo sentire civile di patriota compongono il robusto sfondo personale di questo gruppo di saggi che fanno perno intorno al Risorgimento italiano.

E ci piace segnalare una storia dei Longobardi in un’ottica non italiana: Storia dei Longobardi di Jörg Jarnut, autore di un saggio storiograficamente impeccabile che non rinuncia alla seduzione narrativa

E in tema di narrazione, per chi vuole una guida spirituale ecco il rimedio del Ministro: La fionda di Ernst Jünger, romanzo di formazione dove i tormenti e le estasi dell’adolescenza si confrontano con la necessità di trovare il proprio posto nel caos del mondo.

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