CarnevaLöa e i mille volti della bella Loano

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Il sindaco Pignocca: la consueta sfilata sarà riorganizzata in vista dell’estate

Lo chiamano “CarnevaLöa” ed è il carnevale più grande della Liguria. In quei giorni la città di Loano si trasforma in una grande festa con musica, maschere, sfilate di carri allegorici di Borghi e Comuni, coriandoli. Una tradizione che si ripete ogni anno, con un programma di eventi per grandi e piccoli che durano un intero mese, portando colore e allegria nelle vie e nelle piazze della cittadina. La festa inizia con la simbolica consegna delle chiavi della città da parte del sindaco al “Beciancìn”, maschera ufficiale del CarnevaLöa, e alle altre maschere di Capitan Fracassa, Pué Pepin e Principessa Doria del Castello. Ma quest’anno a causa della pandemia non si terrà. “A distanza di quasi dodici mesi – ha affermato il sindaco Luigi Pignocca – il mondo è cambiato completamente. Abbiamo imparato a ‘convivere’ con il virus; tuttavia, l’emergenza non è ancora rientrata. Da qui la decisione di annullare la 30° edizione del CarnevaLöa, una manifestazione che ogni anno attira nella nostra città migliaia di persone. Una scelta sofferta ma doverosa, per tutelare la salute e la vita dei nostri concittadini ed ospiti. Speriamo di poter fare la sfilata in versione estiva”.

Ma Loano non è solo Carnevale. E’ una splendida località balneare e turistica alla foce del torrente Nimbalto in provincia di Savona e, allo stesso tempo, è una culla di storia, arte e cultura. La sua fondazione risale all’epoca romana, periodo in cui il territorio era costituito da numerose e importanti ville; è possibile oggi ammirare il mosaico romano di età imperiale al piano nobile di Palazzo Doria, sede del municipio. Nel VIII secolo Carlo Magno la donò ai Benedettini del Monastero di San Pietro in Varatella (Toirano). Successivamente subì le scorrerie dei pirati, passò sotto il dominio del Vescovo di Albenga, ma nel 1263 fu acquistata da Oberto Doria. La storia di Loano è molto legata alla signoria dei Doria che, nonostante un periodo sotto la proprietà dei Fieschi, trasformarono la città rendendola di una bellezza ed eleganza straordinarie: costruirono palazzi, fontane, mura, favorirono il commercio e l’industria.

Nel 1737 Loano passò a Carlo Emanuele di Savoia. Il 23 novembre 1795 la città fu teatro di una grande battaglia tra Francesi e Austro-piemontesi terminata con la vittoria dell’esercito napoleonico; avvenimento che, ricordato dall’Arco di Trionfo a Parigi, aprì così la strada verso il Nord Italia. Nel 1815 Loano venne riannessa al Regno di Sardegna, poi Regno d’Italia. Nel 1927 passò sotto la provincia di Savona.

Oggi, oltre al mare cristallino e alle sue spiagge per cui ha ottenuto la Bandiera Blu nel 2020 e per l’undicesima volta di fila, la città offre uno dei porti turistici più grandi del Ponente; il Museo del Mare, gioiello della città; le Fontane d’arte contemporanea, una galleria d’arte a cielo aperto; il centro storico con i suoi “caruggi”, Porta Passorino costruita sotto i Doria (detta “dell’Orologio”) e le botteghe di prodotti tipici e artigianato; la Chiesa di San Giovanni Battista, Duomo di Loano; il Castello dei Doria a Borgo Castello; la Chiesa e il Convento del Monte Carmelo, fuori dal centro abitato. E molto altro.

Oltre alle rilassanti passeggiate sul lungomare, Loano è la città dello sport e dell’outdoor. Alle sue spalle ha uno splendido entroterra, tra cui il monte Carmo che si collega all’Alta Via dei Monti Liguri grazie a una ricca rete di sentieri.

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