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Grande successo di pubblico a Loano per la prima serata del Festival delle Città Identitarie, il progetto ideato da Edoardo Sylos Labini per riscoprire e valorizzare i simboli identitari delle città e dei borghi della provincia italiana, sostenuto dal Ministero della Cultura, dal Centro per il Libro e la Lettura, da Regione Liguria e dal Comune di Loano, con la partnership dell’Istituto per il Credito Sportivo e RAI News 24.
Protagonista della serata è stato il comico Gabriele Cirilli, accolto tra gli applausi di una piazza Italia gremita: sul palco di Loano l’istrionico showman porta il suo mix di battute irriverenti e monologhi divertenti, commuove il pubblico con una toccante interpretazione di “Un amore così grande” e lo fa scatenare con l’imitazione del rapper di “Gangnam Style”, che gli valse la vittoria di una delle sfide di “Tale e Quale Show” su Raiuno. Direttamente dal Carnevale loanese, poi, Cirilli dialoga con la celebre maschera del Benciancin, il simpatico giardiniere che curava la vegetazione di Loano e che si divertiva a bagnare le coppie di innamorati per strada.
Direttamente dal palco di “Tale e Quale Show” arriva anche un’altra loanese d’eccezione, la conduttrice Elena Ballerini: da anni si è trasferita a Roma per lavoro, ma qui a Loano, racconta, “ho le mie radici. Qui vive ancora mia mamma, ho tantissimi amici, e qui scappo ogni volta che posso, per ritrovare il profumo del mio mare”. E Loano ha dato i natali anche al regista Giorgio Molteni, autore di tantissime fiction Rai di successo, da “Capri” a “La squadra”: prima dell’intervista con Sylos Labini, Molteni ha portato il saluto di un altro loanese d’adozione, il produttore musicale Shel Shapiro, che proprio nei giorni scorsi ha compiuto 80 anni e da anni ha scelto il tranquillo borgo del savonese come suo rifugio.
La celebre maschera de U Benciancin portata sul palco da Cirilli è solo uno dei tanti simboli identitari del borgo della provincia di Savona: dalla famiglia Doria ai palombari, dai caruggi alla casa natale della mamma di Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei due Mondi. A far viaggiare gli spettatori nei simboli identitari della sua città è il giovane sindaco Luca Lettieri, che alla fine della serata ha regalato a tutti gli ospiti un libro sulla storia di Loano.
La cittadina ligure è anche una preziosa “Stella di mare”, una delle canzoni più famose di Lucio Dalla, interpretata dalla splendida voce di Arianna che, accompagnata dalla band del maestro Valeriano Chiaravalle, aveva aperto la serata con un omaggio a “L’Italiano” della canzone tricolore, Toto Cutugno, che è conosciuto in tutto il mondo proprio ieri è venuto a mancare all’età di 80 anni.
Loano e tutto il savonese nascondono profondi fondali da esplorare: vecchi aerei, navi da guerra o bombe della Seconda Guerra Mondiale sono tra i frammenti di storia scoperti da Andrea Bada, il celebre “cacciatore di relitti” che vive proprio in questa provincia e che in questi giorni è impegnato nell’ennesima avventura sottomarina. A raccontare le sue imprese, dal palco di Loano, è stata la moglie Patrizia, psicologa dello sport e membro del suo team di ricerca, che lo accompagna nella preparazione e nella realizzazione delle sue spedizioni.
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Il video racconto del grande successo della prima serata della IX edizione del #Festival delle #CittàIdentitarie a #Loano con la piazza gremita con oltre 1000 persone.
🎥 Studio Clic Fotografia @edosyloslabini @MiC_Italia @Centro_libro @RaiNews @creditosportivo @RegLiguria pic.twitter.com/7zwqp2yKZc
— CulturaIdentità (@CulturaIdentita) August 23, 2023