Fratoianni e la Salis per le okkupazioni, ma la rete li sbertuccia

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Vignetta di Federico Palmaroli, in arte Osho

“Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia. Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia“.

Sono queste le parole riportate in un lungo post da Ilaria Salis, la neoeletta al Parlamento europeo con la lista Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), per difendersi dall’informazione che ha acceso i riflettori sulla casa popolare a Milano di proprietà dell’Aler che l’attivista di estrema sinistra – come documentato dal Giornale e da Libero – avrebbe occupato abusivamente dal 2008 al 2022.

Una filippica in cui “le pratiche collettive dell’occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria” vengono definite “un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket”.

Un’invettiva in cui si aggiunge anche la fierezza della neo-europarlamentare: “È con grande orgoglio, dunque, che rivendico di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo! Voglio anche fare chiarezza sulla mia situazione”. Ma la difesa della Salis non si ferma qui.

Infatti, l’attivista continua il suo attacco ai media per quanto riguarda il dossier Aler, che reclama un credito di 90 mila euro come indennità per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi “esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno“. In un post successivo, invece, la neoletta diventa una specie di Giovanna D’Arco delle case occupate, considerando “logorante” questo modo di vivere. Per questo motivo, a detta della Salis, i movimenti «rappresentano un baluardo di resistenza contro la barbarie della nostra società, sono in prima linea a scontrarsi con il racket che specula sulla povertà».

Un baluardo di resistenza che però costa alla collettività. Infatti, solo nella città di Roma, secondo un esposto inviato ad aprile alla Corte dei conti, il costo delle occupazioni abusive per il Comune è di 72 milioni di euro l’anno, oltre 700 milioni in dieci anni. A Napoli, invece, la mancata riscossione dei canoni d’affitto, ha prodotto un buco da 133 milioni. A Bari si parla di 700 case occupate abusivamente tra cui molte da esponenti della criminalità organizzata. Il tutto accompagnato dai debiti degli utenti morosi nei confronti dell’Arca (agenzia per gli alloggi) pari a 85 milioni per via di canoni di locazione non pagati e utenze mai saldate. Tutto questo in un’Italia che, ad oggi, stima 48.000 immobili occupati di cui circa 30.000 sono edilizia popolare.

Eppure, nonostante la crociata della Salis stoni con l’ordinamento giuridico e i costi che comporta, c’è chi la sostiene come il leader di Sinistra Italiana e deputato di Avs, Nicola Fratoianni: “Ilaria Salis rivendica la militanza nel movimento di lotta per il diritto alla casa? Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto anche nelle occupazioni“. E ha aggiunto: “Sto con Ilaria. Occupare case non sia considerato reato”.

E mentre il resto del centrosinistra si tace e il centrodestra attacca, è la rete con la sua ironia che rimette le cose a posto: Osho apre con Fratoianni e Bonelli dopo l’elezione ad europarlamentare dell’ex detenuta in Ungheria: “Mò il problema sarà trovà qualcuno a Bruxelles disposto ad affittaje casa”.

Il fumettista “L’incoscienza di Zen” invece rammenta alcuni… hobby attribuiti alla Salis oltre alle occupazioni abusive: a una Salis fortemente emozionata per lo scranno a Bruxelles, il cronista risponde “Comprensibile… se le dovessero tremare la gambe si aiuti con un bastone”.

Ma è la vox populi vox dei che vince su tutti, con una raffica di anonimi meme diventati virali su tutti i social del regno, tutti sul tema “Quest’estate vuoi andare in vacanza? Occupa la casa al mare di Fratoianni!”.

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