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Da dove viene il nome Ciociaria? Semplicemente dalle ciocie, i robusti calzari tipici dei contadini e dei pastori del territorio risalenti all’antica Roma e citati nell’Eneide.
CulturaIdentità di Frosinone, presieduta da Paolo Gabrielli, di concerto con Daniele Maura, responsabile provinciale e con Antonio Abbate, responsabile nazionale dell’organizzazione, grazie all’operosità di tutti i membri del circolo di Frosinone, ospiterà dal 7 maggio nel Palazzo della Provincia di Frosinone una mostra espositiva simbolica per porre in risalto la figura della donna ciociara dello scorso secolo, come simbolo di forza e virtù morale.
Tra le due grandi guerre le donne, spesso vedove, nonostante un retaggio storico-culturale di sottomissione per una società profondamente patriarcale, riuscirono a sorreggere l’economia basata sulla dura vita nei campi e le proprie famiglie devastate dagli orrori dei conflitti, dalla barbarie delle malattie e della morte e dalla povertà della fame.
Indimenticate ed indimenticabili le balie, patrimonio morale, che salvarono con la loro dedizione alla vita, bambini malati e denutriti, bambini che sarebbero andati incontro a morte certa.
Siamo molto lontani dal nostro roboante concetto moderno di agio e comodità: era una vita diversa, in una terra martoriata ma dal clima ospitale dominata dall’ideale teocratico del potere temporale della Chiesa racchiuso attorno al campanile.
Era una vita fatta di poche cose semplici e di antichi mestieri.
Saranno esposti antichi costumi, robusti calzari, pregevoli arredi, attrezzi agricoli, utensili indispensabili per una cucina povera e contadina, semplice e genuina e documenti fotografici
Questa mostra ci riporterà indietro nei vicoli dei nostri paesi tra i profumi di un un tempo che ha tracciato il solco in cui sfrigola la personalità della nostra terra, il tutto in omaggio ad una donna forte, generosa, protagonista ed eroica, simbolo della cultura e dell’identità di questo territorio.
