Liberiamo la Cultura, firma l’Appello

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Siamo artisti, intellettuali, creativi, operatori dell’industria culturale, artigiani del bello, custodi di memorie, visionari di futuri possibili.

Siamo uomini e donne. Amiamo l’Italia, la nostra patria.

Produciamo cultura, disegniamo immaginari, calpestiamo set e palcoscenici, componiamo musiche, raccontiamo e rappresentiamo l’Italia nel mondo. Con il nostro lavoro sviluppiamo una filiera industriale che produce 85 miliardi di euro e crea oltre 1 milione di posti di lavoro. Siamo una risorsa per la nostra nazione.

L’Italia è bella perché la sua bellezza innata è stata per secoli elevata, valorizzata e raccontata da generazioni di artisti e creativi.

Noi siamo gli eredi di quella bellezza che vogliamo difendere e tramandare rinnovata nei linguaggi e nelle forme del nostro tempo.

Lo facciamo con i 3000 siti archeologici, i circa 5000 musei, le 18500 biblioteche, gli oltre 2000 tra castelli, ville e palazzi che raccontano la nostra storia e la nostra identità. Lo facciamo con i 700 teatri, i 3100 schermi cinematografici, le 9000 aziende dell’industria audiovisiva e digitale, le oltre 3000 aziende discografiche e le 5000 aziende editoriali con cui rappresentiamo la realtà di ciò che siamo e il sogno di ciò che vorremmo essere.

In questi ultimi anni la cultura italiana è rimasta schiacciata tra la mancanza di una visione strategica che valorizzasse l’intero settore come pilastro creativo e produttivo e un sistema di occupazione degli spazi istituzionali e creativi dettato troppo spesso solo da logiche di potere e discriminazioni ideologiche.

Una vecchia e superata pretesa di “egemonia culturale” oggi è solo lo strumento di una minoranza per ottenere potere e mettere all’indice qualsiasi visione alternativa, riducendo gli spazi di crescita di nuove generazioni di artisti e imprenditori, livellando l’offerta ed uccidendo la libertà.

Per questo chiediamo al nuovo Governo che s’insedierà di impegnarsi a “Liberare la Cultura”.

Un Governo che, forte finalmente di una legittimità popolare, s’impegni nel settore culturale per valorizzarlo e supportarlo come merita, per liberare nuove energie creative e produttive, per proteggere il valore dell’industria italiana dallo strapotere delle multinazionali, per rispettare il pluralismo delle idee e delle visioni che compongono il fertile immaginario italiano; chiediamo alla politica di considerare la cultura un valore e non uno spazio di occupazione clientelare.

E’ ora di “Liberare la Cultura, per un nuovo immaginario italiano”, così dalla pagine della rivista CulturaIdentità, insieme a Fondazioni e Associazioni che da anni sono impegnate nella valorizzazione della cultura e dell’identità italiana, lanciamo un appello ad aderire a questo atteso ritorno di Bellezza e Libertà.  

Le idee e le proposte per questo nuovo Rinascimento culturale, da sottoporre al futuro Governo che si insedierà nelle prossime settimane, verranno presentate martedì 20 settembre 2022 al Teatro Sala Umberto di Roma alle ore 17 davanti ad artisti, giornalisti, operatori e lavoratori della filiera artistica, creativa e culturale.

Per info e adesione: [email protected]

Organizzato da: Fondazione Città Identitarie, Comitato Elettra, Comitato 10 febbraio , Fare Futuro, Associazione Guido Carli, Istituto Stato e Partecipazione , Lettera22, Movimento Spettacolo dal Vivo, Nazione Futura, Fondazione Tatarella.

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195 Commenti

  1. La nostra Cultura frutto della nostra Storia è un bene comune e a disposizione di tutti gli italiani ed anche di tutta l’umanità che la ama e l’apprezza perché riconoscono all’Italia un’innegabile primato mondiale culturale. Viva l’Italia!

  2. Grandiosa iniziativa.
    Grazie a Edoardo per essere sempre attento ed in prima linea per valorizzare sempre più il grande patrimonio culturale della nostra Italia.
    Eugenio Vanda

    Presente!

  3. Sottoscriviamo con gioia: Libera Cultura in Libero Stato!

    Andrea Lombardi
    Responsabile CulturaIdentità Genova
    Editore e saggista

  4. ABBIAMO DATO AL MONDO LA CIVILTA’ DEL CRISTIANESIMO CARITATEVOLE; SIAMO UN PAESE RICCO DI BENI STORICI E CULTURALI MATERIALI E IMMATERIALI; CI SIAMO ADDORMENTATI PER SECOLI COLTIVANDO L’IDEA CHE TUTTO IL MONDO CI AVREBBE GUARDATO SENZA CHE NOI FACESSIMO INIZIATIVE PER DIFENDERE E FARE PROGREDIRE I NOSTRI TESORI; ABBIAMO DISTRUTTO IL SENTIMENTO DI PATRIA E NAZIONE PERCHE’ QUALCUNO CI HA “INDOTTRINATO” DI VERGOGNARCENE E DI SENTIRCI “UMILIATI PERCHE’ ITALIANI”; ABBIAMO DETTO DI SI A TUTTI I NOSTRI “PADRONI E DETRATTORI” LASCIANDO CHE CI IMPONESSERO LA LORO VISIONE I LORO STILI DI VITA, LA LORO “INTELLIGHENZIA”, CI DEPREDASSERO DEL TERRITORIO, DEI BENI ARTISTICI, INDUSTRIALI, DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, DEI FRUTTI DELLA NOSTRA “CREATIVITA'”, MORTIFICASSERO LA NOSTRA LINGUA OSTACOLANDONE LA DIFFUSIONE . E’ ORA DI RIAPPROPRIARCI E RIVALUTARE IL NOSTRO ORGOGLIO DI ITALIANI

  5. Felice di aiutare e contribuite ad un’iniziativa che tutela Arti,Idee, Pensieri e Parole da istituzioni che cercano di adombrarle o sopprimerle in cambio della nostra libertà di espressione in nome del controllo e dell’oscurantismo.

  6. Concordo pienamente su tutta la linea, non posso che non essere dalla vostra parte . Sono un acquarellista grazie per tutto quello che fate per noi VIVA L’ITALIA VIVA L’ARTE E LA SUA BELLEZZA

  7. Gli Artisti , L’Arte e la Cultura appartengono al popolo, nessuna ideologia deve arrogarsi l’esclusività e la supremazia , non sarebbe
    democratico e culturalmente utile per il Paese
    Speriamo in una attenzione maggiore è libera

  8. La cultura sarà libera quando non sarà più soggetta a retrive visioni ideologiche, a salotti buoni dove si compilano liste di buoni e cattivi creativi, quando non sarà più nelle mani di pochi e sprezzanti individui che ” fluidamente “vendono gli escrementi per cioccolata perché hanno l’investitura divina per compiere il miracolo. Ce la faremo solo se non cederemo alla tentazione di sentirci inferiori, delegittimati per il solo fatto di credere che solo vere radici identitarie ci consentiranno di entrare a testa alta nel futuro e di poter scrivere altre grandiose pagine di storia e cultura.

  9. Occorre che i giovani si innamorino della nostra storia e della bellezza dei nostri tesori e della nostra cultura ma come fare?
    promuovere il turismo culturale in italia, itinerari a tema maggiormente pubblicizzati soprattutto per la piccola provincia…. il turismo culturale , di gruppo non è una realta’ per pensionati ma una vivace e brillante forma di turismo

  10. Iniziativa molto opportuna, dopo i decenni di monopolio di una cultura massimalista e statalista dell’ideologia della sinistra politica. Se Giorgia Meloni esprimerà la sua Leadership al Governo, tenga fede ai principi forti della sua campagna elettorale: pluralismo- sussidiarietà- personalismo e dignità della persona- tutela della vita- libertà di educazione- europeismo e atlantismo con correzioni – meritocrazia non cada nella tentazione di fare nella cultura e nella gestione del potere come le sinistre al Governo del Paese.

  11. La cultura è un contenitore molto ampio, di bellezza, di formazione, di lavoro, di identità. E nei suoi vari aspetti detiene numeri importanti: ad esempio la danza, nel nostro Paese, culla dell’arte coreutica, viene troppo spesso dimenticata e soffre di una totale mancanza di identità e di considerazione, vanificando troppo spesso il valore non solo artistico ma anche sociale, di comunità e di aggregazione che la distingue. Come le migliaia di musei, cinema, teatri, anche i quindicimila centri di formazione coreutica soffrono di disinteresse e abbandono da parte delle istituzioni, condizione che depaupera il nostro bagaglio culturale di un elemento fondante non solo del danzatore ma dell’uomo stesso. Liberiamo la cultura e in essa proprio l’emblema della libertà, della leggerezza, della bellezza. Grazie alla danza e all’infinito potere della sua arte eccelsa della quale siamo custodi, invidiata ed apprezzata in tutto il mondo!!

  12. La cultura è la base della felicità dell’uomo. È il mio motto. Come non essere d’accordo e solidale con chi vuole far crescere la cultura?

  13. Voglio ricordare a chi ci governa che con la cultura si vive! La cultura è bellezza del sapere, è arte del saper vivere, è apertura verso il prossimo, è saper amare e saper accettare i nostri simili!

  14. Sono pienamente d’accordo. La cultura si deve esprimere liberamente. Ognuno deve poter esprimere il proprio pensiero senza essere etichettato. Siamo caduti in un regime, se non si è allineati al pensiero mainstream si è out. È ora di dire basta!!!

  15. Sono pienamente d’accordo. La cultura si deve esprimere liberamente. Ognuno deve poter esprimere il proprio pensiero senza essere etichettato. Siamo caduti in un regime, se non si è allineati al pensiero mainstream si è out. È ora di dire basta!!!
    Sottoscrivo sicuramente

  16. Condivido pienamente l’appello ad una cultura che esprima appieno la nostra storia e la nostra identita, finalmente affrancata da certi condizionamenti ideologici a senso unico.

  17. Non è mai troppo tardi. Liberiamo la cultura monopolizzata da 70 e più anni, da quando tanti ex fascistoni divennero tutti partigiani.

  18. Liberiamo la cultura ostaggio della sinistra da oltre 70 anni, da quando tanti ex fascistoni letterati, cineasti, giornalisti etc. divennero improvvisamente “partigiani”.

  19. D’accordo, ma ATTENZIONE, di non cascare nella trappola di colui che per sfuggire all’aggressore , cade poi nel burrone. Non deve esser un appello di un colore antitetico a quello fatto assumere a Bella Ciao; deve essere di colore NEUTRO.equilibrato. Autorevole.
    Invito peratanto i sottoscrittori di evirare esperssioni come “PRESENTE” che sanno tanto di rievocazioni pariottico militari generalmente di destra. Non cadiamo nel burrone e non p
    erdiamo di credibilità.

  20. Concordo completamente… “Noi siamo gli eredi di quella bellezza che vogliamo difendere e tramandare rinnovata nei linguaggi e nelle forme del nostro tempo” … liberiamo la nostra autentica cultura per creare un futuro degno della nostra storia.

  21. Aderisco incondizionatamente all’iniziativa ma soprattutto al concetto. La Cultura italiana è nelle mani di una unica ideologia che va smontata alla radice. Non basterà sostituire persone, va smontato il sistema di potere, recisi i nodi, vanno evitatela costituzioni di clan. Il modo c’è, e noi ci siamo per aiutare e sostenere.
    Viva la Cultura Libera

  22. Come non sottoscrivere un pensiero di liberta’,perche’ questo deve essere il significato della parola cultura,una spallata al sistema e’ cio’ che serve in questo momento,la cultura non ha e non deve avere colore politico e soprattutto non deve essere n’è allineata e nemmeno assoggettata al potente o al partito di turno

  23. Ottima iniziativa che condivido! In particolar modo se finalizzata a togliere la partigianeria della sinistra cattocomunista!

  24. Si può essere di destra o di sinistra, ci possono essere correnti di pensiero anche in antitesi, ma nessuna parte può pretendere di essere superiore all’altra… L’arte poi, se vera arte, è al di sopra delle ideologie politiche, è espressione sublime dello spirito umano…

  25. Liberiamo la cultura dalle pastoie della pseudo cultura comunista, liberiamo l’Italia dalla nefasta pseudocultura comunista che ha pervaso da decenni tutta l’Italia, a partire dai condizionamenti politici dei Presidenti della Repubblica. Liberiamo la cultura dai filtri comunisti e comunistoidi. Lasciamo crescere i non “omologati”, permettiamo a tutti di lavorare ed esprimersi senza il timore di perdere il proprio lavoro

  26. Mario Merola
    La Cultura è quella libertà che stura i cervelli otturati e occupati che sprofondano sempre di più al buio.

    Mario Merola cittadino di Roma

  27. Finalmente!!! Trent’anni di Corriere della Sera sono stati una battaglia continua, una trincea ideale – e non solo – da difendere. Ma la lotta non ci ha mai spaventato. Noi abbiamo la forza delle idee

  28. L’ignoranza della sinistra è seconda sola alla loro presupponenza. Vi ricordate quei collettivi di “compagni” che mettevano in scena teatro alternativo di Eugene ionesco? Dimenticandosi che Ionesco aveva militato nella Guardia di Ferro di Codreanu e non nel partito comunista.

  29. La cultura è libertà. La cultura non appartiene a qualcuno o a qualcosa, ma è un tesoro che sa donarsi con generosità a chiunque la cerchi con sincerità. La cultura è l’opposto dei preconcetti.
    La cultura non crea clan, salotti buoni, sistemi e reti. La cultura non ha paura di niente e di nessuno e non ha bisogno di chiudersi a chiave in un bunker per proteggersi. La cultura è una porta aperta che permette di guardare ogni esperienza. Una porta aperta che lascia entrare l’aria nuova, pulita, frizzante.

  30. Sottoscrivo con piacere.

    Non riuscirò ad essere a Roma, purtroppo, tuttavia mi unisco con entusiasmo al Vostro importantissimo appello.

    Mi sta personalmente a cuore l’Educazione alla Musica, col sogno del “salva il giovane dalla trap e dai ritmini reggaetonici uuuh!” (che sono contro-cultura), a favore di sinfonica e lirica (di cui certo l’Italia non difetta), ma anche elettronica d’avanguardia.

    Vi ringrazio per il Vostro impegno.

  31. Quoto interamente la proposta. Però ci vuole uno sforzo anche da parte di questi artisti. Siate capaci di sopportare le critiche degli eventuali detrattori e andate avanti!

  32. Con la grandissima convinzione che l’arte, la poesia, la musica, lo spettacolo, il teatro siano di tutti e per tutti, e che non ha senso usarli per far politica da 2 soldi, o peggio, per far lavorare chi ha una tessera di partito piuttosto che un’altra, o ancora peggio, per escludere chi non osserva il PENSIERO Unico adesso imperante, firmo con il cuore e il cervello

  33. Sottoscrivo senz’altro.
    La cultura ci dovra’ accompagnare in ogni momento. Ci rendera’ sempre piu’ orgogliosi di essere italiani
    In ogni campo, nel mondo del lavoro, insieme ad una “vera” ed efficace formazione, potra’ generare tanto benessere e bellezza.
    Liberiamola

  34. Anche io aderisco all’appello per “Liberare la Cultura, per un nuovo immaginario italiano”. Anche io voglio un ritorno di Bellezza e Libertà.
    Alberto Ciapparoni

  35. La bellezza e l’arte non sono di sinistra o di destra.
    Sono categorie trasversali e devono restare tali. Mi piace quindi l’iniziativa.

  36. La cultura deve rimanere libera e per tutti e fruibile da tutti. Non deve essere associata ad un partito o una tessera. Si torni al merito e non al clientelismo. La nostra cultura è Caput Mundi e va protetta, tutelata e rimessa al centro dell’attenzione popolare. Gli artisti meritano molto più rispetto portano avanti ideali e credo con passione, dedizione e preparazione. Mi auguro si torni ad un distinguo.

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