Lotta al contante o alla democrazia?

0

In Canada è in corso una protesta che ha avuto inizio il 22 Gennaio e che è ancora lontana dal concludersi.

A manifestare bloccando la città sono i camionisti frontalieri tra Stati Uniti e Canada ai quali è stato imposto l’obbligo vaccinale dal governo di Ottawa. Le autorità canadesi non sono riuscite a fermare i tumulti, tanto da costringere il capo della polizia locale a dimettersi dall’incarico e a spostare il domicilio di Trudeau per motivi di sicurezza.

Per fronteggiare il cosiddetto “Freedom Convoy” il governo ha annunciato il 14 Febbraio che metterà in atto misure emergenziali. Tra queste una spicca per importanza: le banche potranno congelare i conti correnti degli individui affiliati alle proteste.

Congelare i conti significa privare i manifestanti di ogni disponibilità economica eccetto banconote e monete. La diffusione del pagamento elettronico e le politiche di lotta al contante potrebbero rendere questo provvedimento ancora più impattante sulle vite dei manifestanti.

Ormai da anni, molti governi incentivano pagamenti elettronici per cercare di ridurre l’evasione.

Trascurando la discussione prettamente economica che è tutt’altro che scontata (gli studi sono ancora in corso e non si sa se queste misure siano realmente utili), la vicenda canadese sposta invece la prospettiva sul ruolo di presidio di libertà fornito dal contante. 

Una massima, dice che in politica si deve sempre pensare al peggio per impedire che questo accada. La lotta al contante sembrerebbe una misura innocua, spinta da nobili intenti, ma nella prospettiva peggiore può rappresentare il più subdolo degli strumenti contro la democrazia.

La transizione verso il pagamento elettronico, già molto avanzata (oggi ogni lavoratore dispone di un conto corrente), può rappresentare la trappola perfetta. Senza ricorrere ai manganelli, le proteste saranno sedate privando temporaneamente i manifestanti dei loro risparmi. Una vera e propria repressione del dissenso che passa in sordina.

Ora, con il pretesto della salute pubblica queste sanzioni vengono inflitte ai camionisti contro l’obbligo vaccinale ma chi può scommettere che non possa succedere nuovamente in futuro e per altri motivi?

Come soleva dire Friedrich Von Hayek, “le emergenze sono sempre state il pretesto con cui sono state erose le libertà individuali” e dunque proprio in questi momenti difficili occorre prendere coscienza di come l’evoluzione tecnica metta a disposizione dei governi nuovi metodi di soppressione delle proteste.

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

19 + quattordici =