Nella giungla della stazione di Milano

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Il Sindaco di Milano “scopre” che la città amministrata dalla sua giunta è il Bronx e chiede aiuto al Ministero dell’Interno: l’incontro domani in prefettura, dove il Primo Cittadino chiederà al Ministro Piantedosi più agenti per contrastare la criminalità. Sala si arrende all’evidenza, ammette l’emergenza sicurezza e si spinge fino a ipotizzare il presidio di agenti in particolare in alcune zone calde, come ad esempio la Stazione Centrale. Milano è sempre più violenta, la città con l’hinterland è al primo posto a livello nazionale per denuncia di reati: i dati sull’indice di criminalità, che risalgono alla fine del 2022, sono semplicemente catastrofici. Noi ve l’avevamo detto.

Chissà se avranno ancora il coraggio di mugolare che Milano non è Gotham City. Chissà se riterranno ancora opportuno balbettare che non bisogna militarizzare la città. E’ ora di dire le cose come stanno: si ripristini un’operazione Vespri Siciliani. Il Ministro dell’Interno lo può fare. Lo dovrebbe fare. Se è vero che c’è una disconnessione fra la politica e i cittadini, questa distanza diventa siderale nel caso di Milano: nel male e nel peggio. Il male: anni fa il satirico e cattivissimo periodico Cuore se ne era uscito in prima pagina con il titolone “Siete poveri? Cazzi vostri!”. Ecco, a distanza di trent’anni a Milano sembra essere questa la situazione, se si pensa all’OPA totalitaria, cioè l’obbligo di acquisto di auto a fiorellini lanciato dalla giunta Sala per quelli che non abitano in ZTL e prendono la macchina per andare a lavorare. Il male l’abbiam detto, il peggio eccolo qui: Milano è totalmente insicura a qualsiasi ora del giorno e della notte per chiunque e ovunque tranne che nel porto franco del Castello Sforzesco (il Municipio 1, la zona chic, il feudo della sinistra milanese ZTL prima e Vogue e martello adesso), se pedali in bici in via Vittorio Veneto ti prendono a bottigliate, se passi in Stazione Centrale ti violentano nonostante le telecamere. Chi dobbiamo ringraziare? Anni fa in Stazione rischiavi lo scippo , oggi rischi la pelle. E, nella città che si sente glamour e si entusiasma per le adunate chic del Salone del Mobile, nella città che si pretende inclusiva e attenta al sociale, il crimine più odioso della violenza in genere, cioè la violenza di genere, viene perpetrato con l’impressione di impunità da parte di chi lo compie. Più di una violenza denunciata al giorno. E dopo l’ennesimo stupro in Stazione Centrale di una decina di giorni fa (ma almeno stavolta gli ha detto male per il 27enne marocchino fermato per aver violentato una donna di 36 anni in un ascensore della stazione: il gip ne ha confermato la permanenza in carcere), ecco l’aggressione a una giovane di 31 anni sabato notte in una discoteca di viale Padova. A Milano resta alto il livello di allarme, tra violenze, rapine, aggressioni e risse. Michela Murgia aveva detto di non sentirsi sicura al cospetto della divisa, noi invece sì e aggiungiamo che, per prendere in mano la situazione e risolvere il problema, urge riorientare lo sguardo, perché la priorità per Milano non è il traffico, come diceva Paolo Bonacelli in Johnny Stecchino….

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