Officina delle idee, il luogo per una cultura alta e popolare

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L’associazione Officina delle idee vuole dar vita ad un luogo di riflessione, di elaborazione e di confronto e offrire un’occasione di impegno e di partecipazione.

Essa è un’associazione di persone di diversa provenienza, che credono nella democrazia culturale e cercano di approfondire e far amare valori come la libertà, la famiglia, la nazione, l’autonomia, la consapevolezza. E’ questo il “minimo comune denominatore condiviso” che accomuna i promotori dell’associazione.

Officina delle idee vuole essere uno strumento di partecipazione,  che si impegna a fare cultura, a partecipare allo scambio di idee, a cogliere le urgenze dell’attualità, a incontrare e ascoltare i protagonisti della vita culturale italiana, a far crescere un pensiero critico e riflessivo, a formare le nuove generazioni. Vuole, inoltre, interessarsi di ciò che ci circonda e cambia insieme a noi: le persone, i fatti, le idee, le cose. Anche della politica, perché in essa c’è bisogno di impegno e di partecipazione. La politica senza cultura è condannata ad avere respiro corto: può vivere e crescere solo insieme alla cultura.

I promotori dell’associazione sono uniti da un interesse a un lavoro di ricerca e di elaborazione, a una riflessione culturale “alta”. Solo se la cultura è “alta” potrà essere “ popolare” e “ democratica”, e non elitaria. La cultura dei luoghi comuni e degli schemi precostituiti non giova a nessuno e radicalizza le “banalità”, di cui nessuno ha bisogno. La prima riflessione da cui siamo partiti è che in Italia è in corso un “declino culturale”:  sono scarsi gli investimenti per la ricerca, viene valorizzato poco e male il nostro patrimonio artistico e culturale e la spesa culturale media di una famiglia italiana è inferiore a molti altri paesi europei.

Purtroppo constatiamo ogni giorno che la nostra classe dirigente si rivela incolta e diffida degli investimenti culturali. Ciò è testimoniato che i primi tagli sono sempre alla cultura.

Oggi si può avere l’impressione che lo schiacciamento sul tempo presente (gli studiosi usano termini come “assedio del presente” e “presentizzazione”) e il gusto per l’evento spettacolarizzato riducano sempre più gli spazi a una riflessione approfondita sugli interrogativi del presente e sulla  problematizzazione delle idee. La dominanza del discorso mediatico svilisce la cultura e indirizza la produzione delle idee verso la superficialità e la transitorietà. La vita culturale sembra aver imboccato una inesorabile biforcazione: da un lato uno specialismo sempre più esasperato e dall’altro l’evento spettacolarizzato.

Eppure, se si guarda più in profondità, si può cogliere quanto diffuso sia il bisogno di rimettere in circolo il pensiero critico. C’è una domanda, che spesso non trova luoghi dove indirizzarsi e canali per esprimersi, di ricerca e di dibattito che fuoriescano dalla logica della banalità.

L’Associazione delle idee si impegna per questo, per cercare di incontrare questa domanda e per alimentarla e vuole contribuire  alla riflessione su alcuni  temi, considerati da noi di particolare rilievo: Bibbiano;  la depenalizzazione dei reati; l’islamizzazione dell’Europa; la situazione geopolitica; la situazione economica;  il rapporto tra il lavoro e l’impresa; l’etica della sicurezza e dell’ordine civile;  il ruolo della religione nella vita sociale; la promozione della partecipazione e della trasparenza nelle istituzioni e nelle forze politiche e sociali.

Tali temi sono attraversati dalle problematiche di genere, delle quali l’associazione intende farsi interprete con studi e iniziative finalizzati a far crescere il rispetto delle differenze e a valorizzare l’intelligenza e il lavoro femminili.

Altri filoni di pensiero, altri grandi temi potranno ovviamente essere individuati: accoglieremo molto volentieri tutti i suggerimenti che ci giungeranno.

Il nostro sguardo sarà rivolto non solo al mondo globale, ma costantemente alla realtà locale, perchè oggi tutto è globale ma tutto, in fondo, è anche locale. Viviamo nel mondo globale, ma il perno della nostra vita è la dimensione locale nella quale siamo inseriti.

L’Associazione delle idee, attraverso le iniziative che metterà in campo, vuole far comprendere che la cultura non è  elitaria e non è per pochi privilegiati, ma una risorsa e un’opportunità di crescita personale per tutti.

Le iniziative che stiamo programmando fanno riferimento all’organizzazione di convegni, presentazioni di libri, manifestazioni artistiche, cinematografiche, teatrali, saloni dell’editoria. Tali eventi avranno sempre una valenza formativa, in collaborazione con le scuole e con tutti coloro che si occupano di educazione.

Siamo certi che vi sia una vasta area di cittadini attivi, competenti, acculturati, che accoglieranno favorevolmente le nostre proposte di incontri, nei quali riflettere sulla società in cui viviamo e su argomenti di attualità,  che vuole essere informato e assumere un ruolo di cittadino attivo e non alla mercè dell’informazione e della rete.

Un altro punto di forza dell’associazione sarà il rapporto con associazioni similari esistenti sul territorio nazionale, per fare rete, stipulare convenzioni, non essere “isolati”; il rapporto di collaborazione con tutte le associazioni della città, tenuto conto che tanti loro esponenti sono nostri soci; il rapporto con le istituzioni e la politica: un rapporto chiaro e trasparente, di collaborazione nella distinzione e nella reciproca autonomia.

Siano convinti che la sostanza ideale e culturale è contenuto della politica; non basta, in politica, essere “concreti”, bisogna anche essere ”astratti”. La politica non è solo tecnica, razionalismo, deve vedere tutto il contorno, che è culturale: idee, speranze, paure, tradizioni. L’associazione si rivolge, quindi, ai giovani, agli adulti e a coloro che hanno già alle spalle molti anni di esperienza. 

Comincia per tutti noi una bella avventura. Ambiziosa, certo. Ma guai a non essere ambiziosi, a non avere una meta. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti; da parte del direttivo garantiamo, impegno costante, passione d entusiasmo.

Siamo certi che riusciremo a progettare e fare cultura in modo positivo, fecondo e, credo, persino divertente.